PESCARA E PROVINCIA

Acqua di rubinetto vietata in 15 comuni / GUARDA DOVE

Divieto della Asl dopo l’esito delle analisi eseguite dall’Arta in due punti della sorgente La Morgia

In 15 comuni della Val Pescara l’acqua non può essere usata a fini alimentari se prima non viene bollita. L’indicazione è arrivata ieri ai sindaci dalla Asl dopo i controlli effettuati alla sorgente La Morgia, nel comune di Roccamorice, sui campioni prelevati martedì in due punti diversi (pre e post clorazione). Dalle prime analisi eseguite dall’Arta è emersa la non conformità a quanto previsto dalla normativa sulla qualità delle acque destinate al consumo umano. E mentre sono in corso altri accertamenti è stato deciso di prendere provvedimenti, evitando il consumo dell’acqua così come esce dal rubinetto, «a scopo precauzionale», specifica la Asl.

Questi i comuni interessati, con le relative zone. Manoppello (capoluogo e contrada Cerbarano), Roccamorice e Lettomanoppello (intero territorio), Serramonacesca (intero territorio ad esclusione di contrada Garifoli), Turrivalignani (intero territorio ad esclusione di contrada Pescarina e contrada Tascone), Caramanico Terme (intero territorio ad esclusione delle contrade San Tommaso, San Vittorino, Sant’ Elia, De Contra), Abbateggio (intero territorio), Bolognano (intero territorio ad esclusione di Piano d'Orta), Scafa (contrade Colli Superiore, Tornatura, Decontra, Basilico e Marulli), San Valentino (contrada Solcano), Alanno (intero territorio escluse Alanno scalo, località Ticchione e Petricca, contrada Sant’Emidio) e poi l’intero territorio di Cugnoli, Nocciano, Catignano e Civitaquana. (f.bu.)

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