caro autostrade

Aumento dei pedaggi su A24 e A25, è scontro

Il deputato Gianni Melilla invoca l'intervento del governo: comportamento inqualificabile e vergognoso. Strada dei Parchi replica: l'aumento non finisce tutto nelle nostre tasche

PESCARA. E' scontro sull'aumento dei pedaggi dell'A24 e dell'A25. «L'aumento del pedaggio non finisce tutto nelle tasche di Strada dei Parchi. La concessionaria versa il canone di concessione del 2,4%; l'integrazione del canone Anas del 6%; il corrispettivo di concessione del 28%; l'ex fondo centrale di garanzia del 2% e l'Iva che è pari al 22%». Così, in una nota, la società Strada dei Parchi Spa che ha in concessione A24 e della A25 e i servizi a loro connessi, dopo l'annuncio del Mit dell'aumento dell'1,62% dei pedaggi dal primo gennaio 2017.

Ma il deputato Gianni Melilla (Si) chiede l'intervento del governo: «È ora che le istituzioni abruzzesi facciano sentire la loro voce, a fianco dei cittadini, lavoratori pendolari e autotrasportatori e chiedano conto al Governo di un comportamento inqualificabile è vergognoso che si trascina da anni», dice Melilla, «il Ministro dei Trasporti e Infrastrutture ha autorizzato dal 1 gennaio 2017 un aumento dei pedaggi dell'1,62% alla Autostrada dei Parchi, oltre il doppio degli aumenti dei pedaggi autostradali a livello nazionale che è stato dello 0,77%. Per altre 9 concessionarie, tra cui l'autostrada di montagna del Brennero, non sono stati peraltro concessi aumenti. Lo stesso doveva essere fatto anche per l'autostrada dei Parchi e invece si procede su una linea che ha determinato negli ultimi 15 anni un aumento di oltre il 180% dei pedaggi! Per andare a Roma ormai si spende più per il pedaggio che per il carburante. Gli aumenti dei pedaggi sono rapportati all'inflazione, alla produttività e agli investimenti in beni devolvibili effettuati. Essendo l'inflazione inesistente e non avendo visto nessun miglioramento dell'autostrada , non si capisce perché i pedaggi devono aumentare. Per 100 km da Chieti a Magliano dei Marsi non c'è nessuna stazione di servizi: uno scandalo nazionale! Il danno per l'economia e per i pendolari sarà notevole, come evidenziano giustamente le associazioni dei trasportatori e degli utenti».

La concessionaria di A24 e A25 spiega: «Strada dei Parchi è inoltre l'unica concessionaria che corrisponde un prezzo di concessione all'Anas, pari a 55,9 milioni annui, oltre ai normali canoni. Quindi la concessionaria su un euro di pedaggio incassa 43 centesimi, e con quei 43 centesimi garantisce manutenzione e sicurezza. Il resto va appunto alla parte pubblica». «Il pedaggio autostradale - è un altro passo della nota diffusa - è l'importo che il cliente è tenuto a pagare per l'uso dell'autostrada. I proventi dei pedaggi sono destinati a sostenere le spese di ammodernamento, gestione e manutenzione della rete e a recuperare il prezzo pagato in caso di procedure di vendita o privatizzazione».

Secondo Strada dei Parchi, il pedaggio è commisurato ai chilometri percorsi, al tipo di veicolo utilizzato e alle caratteristiche dell'infrastruttura (autostrada di pianura o di montagna). I criteri per la determinazione delle tariffe sono stati stabiliti da un bando di gara, in base a un insieme di parametri quali il tasso di inflazione, il totale degli investimenti effettuati, gli ammortamenti e i costi di gestione.