PESCARA

Barriere architettoniche sulla strada parco: "Intervenga il prefetto"

L'associazione Carrozzine Determinate denuncia: la criticità maggiore riguarda le banchine di fermate

PESCARA. Barriere architettoniche sulla strada parco, l'associazione Carrozzine Determinate torna a protestare e chiede l’intervento del prefetto.

Si è riunita oggi, direttamente sulla strada parco, la commissione controllo e garanzia del Comune di Pescara presieduta dal consigliere Pietro Giampietro. Convocata e presente, con il presidente Claudio Ferrante e il segretario Mariangela Cilli, l’associazione Carrozzine Determinate.

Con la sua azione di pungolo l'associazione è riuscita a far eliminare numerose barriere architettoniche, ma resta gravissima la situazione di accesso e di fruibilità di qualsiasi mezzo di trasporto sull’ex tracciato ferroviario.

"La cosa più drammatica riguarda le banchine di fermata", dice Ferrante, "è ormai chiaro che non essendoci accorgimenti elettronici di accostamento a raso, le persone dovranno prima scendere un gradino di 15 centimetri per poi salire  sul mezzo  affrontando un dislivello di circa 30 centimetri. Le carrozzine poi non potranno comunque autonomamente salire e scendere dal filobus con le previste pedane, in particolare gli autisti non potranno (pur volendo) aiutare a spingerle né per la salita né per la discesa. Di fatto il filobus sarà interdetto a moltissime categorie di persone come anziani, genitori con il passeggino, bambini e tantissime persone con disabilità. Solo gli atleti potranno salirci".

"Come associazione Carrozzine Determinate non possiamo poi non rilevare che in molti casi gli accessi al tracciato del filobus sono stati realizzati  o modificati in modo da non consentire comunque di arrivare a prendere in autonomia il mezzo pubblico da parte di tutte le persone in carrozzina. Siamo all’assurdo per cui una persona con disabilità potrebbe accedere al filobus in un punto della strada parco e restare sequestrata in un’altra, senza poi poter uscire dal tracciato".