Bonifica discarica di Bussi, il ministero sospende l’iter 

Scoppia il nuovo caso sulla discarica. L’Arta ha chiesto nuove analisi, De Sanctis si rivolge alla procura

PESCARA. Un duro atto di accusa sulla bonifica del sito di Bussi sul Tirino arriva dal Forum H2O. «Il Ministero dell’Ambiente ha inviato una lettera con allegata la documentazione dell'Arta sul progetto Edison e lo stato di contaminazione del sito della discarica Tremonti e delle aree immediatamente a valle», scrive l’ambientalista Augusto De Sanctis che rivela: «Il direttore generale del ministero, Gaia Checcucci. ha sospeso la Conferenza dei servizi decisoria convocata in maniera asincrona per valutare il progetto di bonifica di Edison. Tale scelta», spiega, «è basata sulla richiesta di Arta di integrazioni documentali». Ed è questo il punto che scatena la reazione di De Sanctis. L’Arta infatti richiede ulteriori interventi urgenti di messa in sicurezza di emergenza (misure di prevenzione) in quanto la contaminazione è migrata anche in porzioni di terreno limitrofi alla Tremonti. «Ma a 11 anni dalla scoperta della discarica e con l'enorme attesa di tutti per il progetto di bonifica, a distanza di ben 5-9 mesi dalle varie analisi, l’Arta ha pensato bene di non validare quelle su terreni e acque sotterranee», sottolinea il Forum H2O. «Da più parti erano arrivate critiche al fatto che l'Arta già nella conferenza dei servizi del 19 dicembre scorso non si fosse presentata con le proprie analisi e con il documento di validazione pronto, utile alla discussione. Oggi lo fa in un momento delicatissimo, con la conferenza dei servizi decisoria aperta». De Sanctis si pone quindi delle domande: «Ripetizione dei prelievi? Altri 6 mesi di ritardo in azioni che dovrebbero essere già terminate da anni? Nuove indagini in un sito dove ci sono montagne di analisi delle acque sotterranee che testimoniano una gravissima contaminazione?». Arriviamo al dunque: «Ci chiediamo se la magistratura di Pescara intenda finalmente intervenire per verificare le responsabilità di questi incredibili ritardi in particolare per l'omessa bonifica e per la mancata adozione di misure reali ed efficaci di messa in sicurezza. Ricordiamo che la legge prevede che le misure di messa in sicurezza di emergenza debbano essere fatte ad horas per non determinare il peggioramento delle condizioni dei siti inquinati con la fuoriuscita dei contaminanti. Inoltre», afferma il Forum H2O che chiede al direttore dell'Arta «di far luce sul funzionamento dei propri uffici in quanto è intollerabile che le validazioni, per un sito strategico a livello internazionale, siano arrivate con tempi del tutto inadeguati».
Ultima nota di cronaca: la bonifica di Bussi è passata dalle mani di Laura D’Aprile al dg Checcucci dopo e la prima ha lasciato il ministero per assumere il ruolo di capo della Direzione Rifiuti di Roma. E’ stata nominata dalla giunta Raggi. (c.s.)