I controlli della Finanza nella sala giochi di Pescara

CORONAVIRUS / ABRUZZO

C'è la zona rossa: sala giochi, circolo creativo e palestra aperti di nascosto

I controlli di guardia di finanza a Pescara e della polizia a Silvi e Pineto: clienti e frequentatori sanzionati di 400 euro ciascuno, chiuse le attività

PESCARA. Sala giochi e circolo ricreativi aperti, clienti indaffarati a giocare a carte malgrado la zona rossa e una palestra "privata" aperta con 5 "sportivi" impegnati negli esercizi ginnici. Avviene a Pescara e nel Teramano malgrado le prescrizioni anti-Covid imposte da Regione e decreti.

La sala giochi è stata scoperta dalla guardia di finanza in via Nazionale Adriatica a Pescara. I baschi verdi vi hanno riscontrato la presenza di un avventore che stava effettuando delle giocate alle slot machines, incurante anche in questo caso delle disposizioni governative e locali che limitano i movimenti all’interno del Comune di residenza per le ormai note “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute”. L’uomo, un trentenne, e il titolare dell’attività sono stati segnalati e sanzionati, la sala giochi è stata chiusa. Nell’ultima settimana la Finanza fa notare di aver controllato 213 persone e 161 veicoli, con 7 verbali.

Gli altri provvedimenti anti-Covid sono scattati nel Teramano e in particolare a Silvi e Pineto da parte della polizia.

Nel primo caso la volante del Commissariato di Atri è intervenuta in un circolo ricreativo dove era stata segnalata la presenza di più persone che, malgrado la normativa, giocavano tranquillamente a carte. In effetti i cinque giocatori si erano riuniti  “per la partita del sabato pomeriggio”. E si sono visti notificare la sanzione amministrativa di 400 euro ciascuno. Per il gestore del circolo è scattata anche la chiusura provvisoria di cinque giorni dell’attività.

A Pineto, sempre gli agenti del Commissariato di Atri, hanno invece sospeso l’attività della palestra organizzata “privatamente” da più persone in un luogo chiuso. Anche in questo caso sono scattate cinque sanzioni nei confronti degli "sportivi" dediti agli esercizi ginnici.