Un'immagine di repertorio a Pescara centro

PESCARA

Controlli nelle aree della movida: rispettati gli orari di chiusura dei locali

Il bilancio della Questura dopo il primo sabato in zona bianca. Alcolici serviti ai minori di 16 anni: titolare e due dipendenti denunciati e multati

PESCARA. Sei esercizi commerciali, 174 persone e 88 veicoli controllati nel primo sabato in zona bianca a Pescara dal personale della squadra di polizia amministrativa della Questura. Denunciati e multati anche il titolare di un'attività e due dipendenti per aver somministrato alcolici ai minori di 16 anni. La polizia fa sapere che sono in corso ulteriori approfondimenti per l’eventuale adozione di altre misure.

Le attività di controllo sono state programmate nel corso della riunione che si è tenuta alcuni giorni fa in prefettura, su disposizione del prefetto Giancarlo Di Vincenzo, organizzate dal questore Luigi Liguori, con la collaborazione dei comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di finanza e della polizia municipale di Pescara. Il servizio è stato svolto dal personale della polizia, dei carabinieri, della Guardia di finanza e della polizia municipale di Pescara con pattugliamenti a piedi soprattutto nelle tre aree della città dove si concentrano i locali e i ristoranti della movida, quindi a piazza Muzi e nelle zone limitrofe, nella zona di Pescara vecchia tra corso Manthonè, via delle Caserme e strade limitrofe e sul lungomare. I controlli, si legge in una nota, sono finalizzati da un lato a prevenire risse, liti e schiamazzi dall’altro a intervenire "con ogni possibile tempestività in caso di emergenze". Inoltre le forze dell'ordine hanno verificato il rispetto dei nuovi orari di chiusura dei locali e del divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze, previsti con l'ordinanza del sindaco Carlo Masci, oltre che l'osservanza della normativa sul divieto di somministrazione di bevande alcooliche ai minori "che costituisce illecito - prosegue la nota della Questura - e che è un fenomeno non trascurabile nell’ambito dei luoghi di aggregazione maggiormente prediletti dai più giovani".

Non si sono comunque registrati episodi di criticità né di violenza. Il questore fa sapere di valutare l’adozione nei confronti di chi scatena o partecipa a risse della misura di prevenzione del cosiddetto “Daspo Willy” che consiste nel divieto di accesso ai locali di intrattenimento e ai pubblici esercizi per i protagonisti di disordini o atti di violenza e per i soggetti che abbiano riportato una o più denunce o una condanna non definitiva nel corso degli ultimi tre anni relativamente alla vendita o alla cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope.