Covid, morto un uomo di 86 anni Impennata di contagi: altri 28 casi 

Settimo decesso in città, cresce il numero dei positivi in attesa dei tamponi di massa di fine mese Critico il sindaco Luciani: «I cenoni di Capodanno hanno prodotto un effetto domino devastante»

FRANCAVILLA. Cresce, e anche a ritmo sostenuto, il numero dei contagi a Francavilla, che durante l'ultimo fine settimana ha dovuto annotare altri 28 positivi al Covid 19 (gli ultimi 7 sono stati comunicati ieri sera). Un dato che appesantisce il bilancio, soprattutto nella voce che riguarda gli attualmente positivi, arrivati a 95 dopo che non più tardi di due settimane fa erano appena 23, ma anche in quella dei decessi, passati a quota 7 in seguito alla morte di un uomo di 86 anni che era stato ricoverato in ospedale dopo aver contratto il coronavirus.
Sono giorni complicati per Francavilla, che attualmente, almeno nella provincia del Chietino, rappresenta uno dei comuni più sotto i riflettori.
Lo sa il sindaco Antonio Luciani, che da giorni ha lanciato l'allarme soprattutto sui tanti, troppi comportamenti sbagliati visti in città. E ieri mattina ha rincarato la dose: «Sono molto rammaricato», ha scritto in un post sui suoi canali social. «Mi rendo conto che da qualche parte i cenoni di capodanno non sono mancati e hanno provocato un effetto domino devastante».
Da quello che filtra, infatti, a finire nell'occhio del ciclone è la notte di San Silvestro. In almeno 2-3 casi, è stata proprio quella l'occasione che ha acceso piccoli focolai nati da una serata fatta evidentemente di troppe persone e poco rispetto delle prescrizioni. Questo è quello che gli addetti ai lavori hanno ricostruito mappando la rete del contagio. «Lo so che siamo stanchi e provati, ma in questo modo non andiamo da nessuna parte. Così facendo ogni misura si rivelerà inefficace», conclude Luciani, che a chi nei giorni scorsi chiedeva più controlli ha risposto facendo notare che «le forze dell'ordine non possono venire a bussare nelle nostre case per vedere quante persone ci sono. Serve la responsabilità del singolo, che purtroppo in qualche circostanza non c'è».
Nel frattempo, il virus si è riaffacciato anche all'interno di due scuole cittadine, facendo scattare il protocollo di sicurezza. Tornando ai numeri della pandemia, il conto dei casi emersi nella seconda ondata arriva a quota 477, con 375 persone che sono riuscite a superare il coronavirus. In soccorso della situazione fotografata dagli ultimi dati, c'è sicuramente lo screening di massa, annunciato la scorsa settimana e in avvio, salvo imprevisti, a fine gennaio, nel week-end del 30 e 31. In tal senso c'è già stato un primo incontro tra il sindaco e la direttrice del distretto Rosa Borgia per mettere a punto tutti i dettagli organizzativi e un altro dovrebbe essere in programma durante questa settimana. Si attendono le ultime indicazioni dalla Asl di Chieti, poi verranno rese note tutte le informazioni di servizio, a partire dal luogo in cui verranno effettuati i tamponi rapidi (presumibilmente un punto al paese alto e un secondo sulla costa), giorni, orari e soprattutto modalità di adesione. Nel frattempo sono almeno 15 i volontari, tra medici e infermieri, che hanno risposto all'appello del Comune orientato a raccogliere il personale utile per mettere in moto la macchina dello screening.