Decreto cliniche private, la procura di Pescara apre un'indagine

Inchiesta, partita da un esposto di Mauro Febbo, sul trasfeerimento dei posti letto da Chieti, Villa Pini e Spatocco, alla Pierangeli di Pescara e Villa Serena di Città Sant'Angelo. Blitz dei nas nell'assessorato alla sanità

PESCARA. La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo sulla vicenda riguardante il decreto numero 4 della Regione, datato 11 gennaio 2016 e il trasferimento di posti letto dalle cliniche Villa Pini e Spatocco di Chieti alle cliniche Pierangeli di Pescara e Villa Serena di Città Sant'Angelo. I carabinieri del Nas di Pescara, nei giorni scorsi, sono stati negli uffici dell'assessorato regionale alla Sanità in via Conti di Ruvo e hanno acquisito una serie di documenti.

A dare il via alle indagini è stato l'esposto presentato il 18 gennaio scorso dal presidente della commissione Vigilanza Mauro Febbo, con un'ulteriore integrazione inviata il 21 gennaio. Febbo, in particolare, ha adombrato il sospetto che il decreto possa essere finito nelle mani degli imprenditori della sanità privata prima di essere emanato: l'istanza per chiedere la modifica dell'autorizzazione all'esercizio, presentata da Synergo (la nuova società frutto della fusione tra Pierangeli e Spatocco), recherebbe la data del 4 gennaio scorso e conterrebbe passaggi molto simili a quelli del decreto.

Febbo ha chiesto anche di accertare se le ipotesi di trasferimento di posti letto siano state autorizzate, con quale atto e soprattutto se le procedure autorizzative siano state puntualmente eseguite e regolarmente applicate. Secondo il consigliere regionale, infatti, le cliniche avrebbero provveduto ad attuare il trasferimento dei reparti già prima dell'emanazione del decreto, nonostante il Comune di Chieti, ad esempio, non abbia rilasciato alcuna autorizzazione, che pure risulterebbe necessaria per rendere attuativo il decreto.