Di Benedetto: «Ho dato l’anima ma non è bastato» 

Il candidato del Pd ammette: il tracollo esprime la volontà della città Cialente amareggiato: forse c’è stato il disimpegno dei candidati

L’AQUILA. Dall’euforia alla delusione, un passo brevissimo. Si consuma in poche decine di minuti, quando i dati iniziano ad affluire, la sconfitta del candidato del centrosinistra, Americo Di Benedetto. E nel comitato di via Vicentini cala il silenzio. Numeri sorprendenti, rispetto ai 12 punti di vantaggio del primo turno. Di Benedetto è arrivato dopo la mezzanotte, accolto da un applauso. «Quando si perde, si perde tutti. Ho dato l'anima in questa campagna elettorale, ma è evidente che qualcosa non ha funzionato. Un pochino ci siamo cullati, ma il recupero è stato forte», ammette, «quando si pensa che già si ha in mano la vittoria, ci si concentra un po’ di meno e probabilmente, negli ultimi quindici giorni, ci siamo un po’ rilassati. È una sconfitta che deriva dalla volontà della città: il centrodestra si è messo in gioco e ha vinto. Dobbiamo accettare il risultato per quello che è». Di Benedetto assicura: «Vivrò il mio ruolo di opposizione con lo spirito che mi ha sempre contraddistinto. La mia non sarà un’opposizione radicale, inquisitoria. Ho dato il massimo, non mi sono snaturato. Sono contento del lavoro fatto, certo non del risultato». Abbracci e lacrime, con il sindaco uscente, Massimo Cialente, la senatrice, Stefania Pezzopane, l’ex assessore Pietro Di Stefano, anche se non sono mancati momenti di tensione quando dal pubblico si è levata una voce: «Abbiamo i traditori in casa. Chi prima ha votato per te Americo, adesso ha votato Biondi». Amareggiato Cialente: «Ci deve essere stato qualcosa, forse un problema di disimpegno degli elettori o dei candidati, non lo so. Qualcosa è successo, credo che non ci siano precedenti di un ribaltone così pesante. Bisogna vedere quali sono i gruppi organizzati, economici-professionali, che hanno spostato i voti». Incredulo anche il consigliere regionale, Pierpaolo Pietrucci: «Sull’Aquila bisogna aprire un'analisi visto che il centrosinistra è finito sotto su quasi tutti i seggi. Biondi ha fatto una campagna elettorale molto aggressiva, mentre noi ci siamo limitati al confronto. Mi auguro, per il bene dell’Aquila, che si apra una fase nuova di lavoro insieme». «Non ho idea di quello che è successo», il commento del vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli, che parla di sconfitta personale. «Un grande ringraziamento a Chicco, che ha fatto ciò che poteva fare. Io avverto ciò come una sconfitta anche personale per il ruolo che ho avuto e l'impegno che ho messo: la città non ha bocciato solo Di Benedetto, ha dato un messaggio anche a me e ad altri. E di solito, quando arrivano messaggi così forti, sono abituato a riflettere sulle mie responsabilità».
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