Dramma a Pescara, muore calciatore del Livorno La fidanzata in obitorio: sembrava sorridesseDomani l'autopsia. Zeman e i calciatori sconvolti

Anna, pallavolista di 20 anni, ha espletato le formalità del riconoscimento della salma di Piermario Morosini, il calciatore del Livorno vittima di un infarto sul campo dell'Adriatico

PESCARA. Scene di dolore e strazio all'obitorio di Pescara all'uscita delle operazioni di riconoscimento della slama da parte di Anna, la giovane pallavolista fidanzata di Pier Mario Morosini, lo sfortunato centrocampista del Livorno morto ieri allo stadio Adriatico. "Sembrava sorridesse, era bellissimo", ha mormorato la ragazza, poco più che ventenne. La ragazza ha spiegato che l'autopsia sarà effettuata domani mattina. In serata Anna ha ricordato il calciatore scomparso con una lettera affidata a Don Luciano Manenti, Il padre spirituale di Morosini ha letto il messaggio in una conferenza stampa (l'audio).

LA FIDANZATA IN OBITORIO. Anna è arrivata all'obitorio dell'ospedale di Pescara intorno alle 9 per espletare le formalità del riconoscimento della salma di Morosini. La ragazza era circondata da amici suoi e del giocatore giunti da Bergamo. Con lei anche gli uomini della Digos che insieme ad altri quattro compagni l'hanno portata all'obitorio. Presente in ospedale anche il presidente della Lega di serie B Abodi.

IL CAPO DEI VIGILI DI PESCARA: AGENTE E' SOTTO CHOC. L'agente responsabile di aver parcheggiato l'automobile che ha ostacolato l'ingresso dell'ambulanza in campo durante i soccorsi a Piermario Morosini "è preoccupatissimo, è rimasto malissimo ed è quasi in stato di choc". Lo riferisce all'Ansa il comandante della Polizia municipale di Pescara, Carlo Maggitti, che ha sottolineato che si tratta di "un bravo ragazzo, rimasto profondamente colpito in relazione alla paura che una sua distrazione possa essere stata concausa di quanto accaduto".

A PESCARA ANCHE ALBERTINI. È arrivato all'improvviso all'obitorio di Pescara Demetrio Albertini, vicepresidente della Federcalcio ed ex giocatore del Milan. Albertini, accompagnato dal presidente del Pescara nonché vicepresidente di Lega B Daniele Sebastiani per visitare la salma dello sfortunato Piermario Morosini. È uscito visibilmente scosso, senza parlare con nessuno, è risalito sul suo suv ed è ripartito immediatamente.

ZEMAN SFOGA DOLORE GIOCANDO A GOLF. È arrivato prima delle 10 in perfetta solitudine: Zdenek Zeman ha scelto il campo da golf di Miglianico (Chieti) per sfogare il dolore della morte di Piermario Morosini. Picchiare duro una pallina per mandare più lontano possibile non solo l'attrezzo ma soprattutto la rabbia. Il boemo ha rispettato il programma che aveva e sta disputando un trofeo con altri 40 giocatori. Chi lo ha visto parla di un uomo accigliato, che ha ritirato in silenzio le mazze e che si è diretto poi su uno dei campi principali della struttura chietina. Secondo le previsioni la gara dovrebbe terminare dopo le 15.

GALEONE: UN RAGAZZO STUPENDO. "Una morte assurda, che ha colpito un ragazzo buono, rispettoso, educato, come quelli di una volta. Quando lo ebbi a Udine, dove tutti gli volevano bene, mi colpì quel velo di tristezza che aveva sugli occhi". Così Giovanni Galeone, che allenò Morosini nella stagione 2005-2006, quando entrambi erano all'Udinese, ha ricordato il calciatore 25enne, uscendo dall'obitorio di Pescara. (l'audio)
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