Duemila euro alle parrocchie per aiutare i poveri

Il Comune stanzia i fondi per il Pronto intervento sociale Servono per pagare bollette e farmaci, ma i soldi non bastano

PESCARA. Stanno finalmente per arrivare i finanziamenti tanto attesi per aiutare le famiglie in difficoltà economiche. Ma i soldi sono pochi. L’amministrazione comunale ha stanziato 60mila euro in favore delle parrocchie, della Caritas e delle varie associazioni di volontariato che assistono le persone meno abbienti.

Il fondo viene chiamato Pronto intervento sociale e serve a fornire assistenza e i mezzi necessari al soddisfacimento di bisogni fondamentali di vita, per un tempo limitato, a coloro che hanno gravi problemi economici. In passato, era scoppiata anche una polemica per i ritardi dell’amministrazione comunale nell’erogare i fondi. Fli ha più volte denunciato l’assenza di finanziamenti per le famiglie meno abbienti. Ora, però, la situazione si è sbloccata. Qualche giorno fa, il dirigente del settore Germano Marone ha firmato una determina per erogare una prima tranche di finanziamenti, pari a 60mila euro.

I fondi andranno tramite la Caritas a 15 parrocchie pescaresi e a 6 associazioni di volontariato. Le parrocchie sono quelle di San Giuseppe, Madonna del Fuoco, Cristo Re, Immacolata concezione, San Pietro, Sant’Andrea, San Giovanni Battista, San Luigi, Beata Vergine Addolorata, Santa Caterina, Santa della visitazione della Beata Vergine Maria, San Gabriele dell’Addolorata, San Marco Evangelista, Gesù bambino, San Paolo.

Il Pronto intervento sociale opererà su due livelli. Nel primo, le parrocchie e le associazioni assicureranno accoglienza e interventi in favore delle povertà estreme, immigrati e persone senza fissa dimora. In caso di emergenza, le parrocchie potranno assicurare il pagamento di utenze domestiche, rimborso spese di viaggio, oppure l’acquisto o la distribuzione di farmaci e di vestiario.

Nel secondo livello, le parrocchie dovranno garantire la collocazione dei senzatetto in centri di accoglienza o ricoveri provvisori, l’acquisto e la consegna a domicilio di beni di prima necessità, l’inserimento di disoccupati in attività lavorative. «Gli interventi», spiega il provvedimento del Comune, «saranno attivati secondo le indicazioni del servizio sociale professionale». Il fondo del Comune verrà distribuito in questo modo. Alla Caritas verranno erogati 30mila euro e alle 15 parrocchie solo 2mila euro ciascuna.©RIPRODUZIONE RISERVATA