Federalberghi: giusto aumentare la Tari a chi ospita i migranti

Unica voce contraria all’emendamento votato in Consiglio è di Sel che parla di deriva culturale e di città “razzistizzata”

MONTESILVANO. Come prevedibile, la decisione del Consiglio comunale di aumentare le tariffe Tari per gli alberghi che ospitano gli immigrati ha sollevato reazioni discordanti. Se da un lato, infatti, la stangata volta a scoraggiare l’accoglienza dei profughi ai danni della vocazione turistica della città ha incontrato il parere favorevole degli albergatori locali, dall’altra, ha suscitato le rimostranze di coloro che tacciano l’amministrazione di razzismo, come ad esempio Sel.

«Non intervengo sulla questione politica», commenta il presidente provinciale di Federalberghi, Emilio Schirato, «ma da un punto di vista tecnico, credo possa avere senso il fatto di aumentare la Tari per chi accoglie gli immigrati. Gli alberghi, infatti, in questo periodo storico, hanno tassi di occupazione di camera al di sotto del 50% delle possibilità, che si riduce ulteriormente d’inverno, per cui producono meno immondizia rispetto a chi, ospitando gli immigrati, ha le stanze piene tutto l’anno».

Quanto alla scelta di alcuni albergatori di accogliere gli immigrati, Schirato aggiunge: «La situazione allarma i villeggianti, parecchi dei quali hanno già cominciato a disdire le prenotazioni. E questo non può che preoccuparci». Decisamente d'accordo con l’aumento delle tariffe è Daniela Renisi, presidente dell’associazione Alberghiamo che comprende numerosi hotel cittadini. «Si tratta di una tutela verso il settore turistico», sottolinea. «Abbiamo sempre sostenuto che chi ospita immigrati in città, uccide un’economia vocata all’ospitalità». A puntare il dito contro la stangata sono, invece, i segretari locali di Sel, Daniele Licheri e Fiorangelo Cutilli che gridano a una Montesilvano “rirazzistizzata”, in riferimento ai cartelli realizzati dall’artista Pep Marchegiani “città derazzistizzata” installati dall’amministrazione Di Mattia e rimossi dall’attuale giunta, ufficialmente per un problema di violazione del codice della strada. «Tralasciando, solo per il momento, gli aspetti di legittimità di questo atto», sottolinea Sel, «quello che più preoccupa è la deriva culturale di estrema destra alla quale il sindaco e la sua maggioranza si stanno abbandonando. A conti fatti, le maggiori entrate per le casse comunale saranno irrisorie mentre è di grande impatto mediatico fare propaganda e strumentalizzare un’emergenza umanitaria». A detta di Sel, l’amministrazione «non solo non aiuta il turismo in difficoltà, ma arriva a penalizzare quegli alberghi che provano nel rispetto della legge a tenere in piedi la loro attività servendo servizi necessari». Licheri e Cutilli si dicono «basiti dal silenzio delle opposizioni in Consiglio comunale che, astenendosi per l’ennesima volta, vanno in soccorso di una maggioranza sempre più debole».

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