IL CONTAGIO IN ABRUZZO

Già pieno il Covid Hospital di Pescara, pazienti trasferiti all'Aquila

Ricoverati in 24 in Rianimazione, 84 tra la sub intensiva e la degenza, 65 in post acuzie. L'infettivologo Parruti: "E a preoccupare c'è anche l'abbassamento dell'età media"

PESCARA. E' al completo il Covid Hospital di Pescara, struttura realizzata a primavera per far fronte all'emergenza sanitaria. È in corso, già da ieri, il trasferimento di parte dei pazienti, che al momento vengono portati all'ospedale dell'Aquila.

In aumento, infatti, i ricoveri nella struttura pescarese: i posti che si liberano con le dimissioni vengono rapidamente occupati. Tanti, in queste ore, gli accessi al Pronto soccorso da parte di soggetti che necessitano di ricoveri.

«Aumentano gli arrivi di pazienti con insufficienza respiratoria - afferma il direttore delle Malattie infettive di Pescara, Giustino Parruti - e questo elemento conferma il peggioramento della situazione».

Ieri, nella struttura ospedaliera di Pescara, risultavano ricoverati in 24 in rianimazione e 84 pazienti tra la sub intensiva e la degenza; 65 i pazienti in post acuzie. «A questi numeri, che rimangono invariati, tra dimissioni e nuovi ricoveri, dobbiamo aggiungere ogni giorno almeno 20-30 casi in day hospital, che incidono sulle risorse - sottolinea l'infettivologo _ . A cavallo tra la fine dell’anno e la primissima settimana del mese scorso, avevamo riscontrato una lieve flessione, con circa 10-12 posti liberi nel sistema covid, e una ventina nel sistema post acuzie. Ma è durata molto poco. Ci sono 11 malati in attesa di ricovero, per i quali stiamo ricavando un posto, e un’altra decina che speriamo non abbiano bisogno di essere ricoverati».

E a destare preoccupazione non sono soltanto i numeri assoluti dei pazienti ricoverati, ma anche la loro età media. «Abbiamo tanti pazienti, con insufficienze respiratorie, che hanno un’età tra i 55 e i 65 anni. Insomma la fascia di età di genitori e di giovani nonni», rivela Parruti.

Pescara e l'intera area metropolitana sono la zona più colpita nelle ultime settimane, con i numeri dei nuovi casi in crescita giorno dopo giorno. Solo nel capoluogo adriatico dal primo gennaio ad oggi si registra una media di oltre 30 contagi al giorno.

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