Gli uccelli bloccano il ripascimento della costa

Una specie protetta ha nidificato nelle aree destinate al prelievo della sabbia, il Wwf dà lo stop. Salta il piano di emergenza per il litorale colpito dall’ultima mareggiata dello scorso week end. Del Trecco convoca una riunione urgente



PESCARA.
Non bastavano le mareggiate e l'erosione a mettere a rischio la stagione estiva. Ora, i balneatori devono fare i conti anche con gli uccelli. Una specie protetta, chiamata Fratino, è andata a nidificare proprio dove si è deciso di prelevare la sabbia per il ripascimento.

Per ironia della sorte, quei 150mila euro recuperati a fatica dalla Regione, per tamponare l'emergenza nelle zone colpite dall'ultima mareggiata dello scorso week end, rischiano di non poter essere utilizzati per colpa dei pennuti. Le zone della Madonnina e di Fosso Vallelunga, dove il Comune contava di prelevare la sabbia per il ripascimento, sono diventate improvvisamente aree protette, perché il Fratino le ha scelte per andare a deporre le sue uova.

Un problema che ha mandato a monte tutti i progetti di recupero della costa elaborati nei giorni scorsi dopo l'ennesima mareggiata distruttiva. Proprio adesso che il sindaco Luigi Albore Mascia ha preannunciato la richiesta alla Regione per ottenere altri 100mila euro, da aggiungere ai 150mila già stanziati, per il ripascimento. L'assessore all'ambiente Isabella Del Trecco ha convocato per lunedì prossimo una riunione con la Direzione marittima e le associazioni ambientaliste per studiare una soluzione. «Il Wwf», ha spiegato, «ci ha ufficializzato l'impossibilità di prelevare sabbia dalla Madonnina, in quanto area protetta.

Volevamo utilizzare, in alternativa, la sabbia ricavata dal dragaggio del porto turistico, ma non disponiamo di un'area di stoccaggio in cui lasciar decantare il materiale per consentire la scomparsa dei colibatteri. Nidi di Fratino sono stati individuati anche a Fosso Vallelunga».
Intanto, la Fiba Confesercenti fa presente che i balneatori sono fortemente preoccupati per la stagione balneare ormai alle porte. L'associazione ha rivelato che ci sono contatti in corso con la Capitaneria di Ortona per verificare la possibilità di prelevare lì la sabbia.

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