Il piano per il mare costa 300mila euro

Vertice con il presidente D’Alfonso: definiti i lavori per salvare la stagione balneare. Oggi la riunione sul piano marketing

PESCARA. È pronta la bozza di progetto per cercare di bloccare l’inquinamento del mare. Ieri mattina, in Comune, si è svolta un’altra riunione per esaminare la proposta presentata dai balneatori e definire tutti i passaggi per arrivare in tempi brevissimi alla realizzazione dei lavori.

Il piano prevede lo sfoltimento delle prime tre scogliere a nord, partendo dal porto, e la costruzione di un pennello che funga da barriera. Tutto questo, a detta del consigliere delegato al mare e al porto Riccardo Padovano, dovrebbe costare circa 300mila euro.

VERTICE CON D’ALFONSO. A 24 ore dall’incontro di sabato scorso tra gli amministratori comunali e i balneatori, si è svolta una nuova riunione, stavolta presieduta da Luciano D’Alfonso. Il presidente della Regione, chiamato in causa dai titolari degli stabilimenti che sollecitano un finanziamento regionale per questa operazione, non ha perso tempo e ha convocato per ieri mattina un altro incontro in Comune, cui hanno preso parte, oltre a D’Alfonso e ai rappresentanti delle associazioni dei balneatori, il sindaco Marco Alessandrini, il vice Enzo Del Vecchio e il consigliere delegato al mare Riccardo Padovano. L’argomento è sempre quello discusso sabato scorso, quando è stato istituito un tavolo permanente, cioè gli interventi da mettere in atto per evitare il ripetersi di una stagione balneare disastrosa, come quella dell’anno scorso, con i divieti di balneazione scattati undici volte.

PRONTO IL PROGETTO. Ieri, è stata presentata la prima bozza del progetto con le misure da adottare prima dell’avvio della stagione balneare. L’ipotesi progettuale, di cui Padovano si è fatto portatore, prevede dei lavori di sfoltimento, cioè la riduzione fino a pelo d’acqua, delle prime tre file di scogliere a nord, partendo dal porto e la costruzione di un pennello di 300 metri, ossia una barriera realizzata con massi naturali e resa pedonale, perpendicolare alla spiaggia tra la concessione La Capannina e la spiaggia libera. «In questo modo», ha spiegato Padovano, «si bloccherà l’acqua dolce del fiume che defluisce normalmente tra la spiaggia e le scogliere, causa dell’inquinamento». Se non fosse possibile realizzare il pennello, si ricorrerà al progetto, accantonato l’anno scorso, di un sistema di barriere mobili galleggianti rimovibili.

Ovviamente, queste sono tutte misure tampone, in attesa che a settembre partano i lavori per l’apertura della diga foranea. Mentre per l’ampliamento del depuratore ci vorrà almeno un anno e mezzo.

CORSA CONTRO IL TEMPO. L’obiettivo è fare presto, perché la stagione balneare è quasi alle porte. Per questo motivo, si è deciso di velocizzare al massimo l’iter dell’ipotesi progettuale. La proposta, come ha tenuto a precisa D’Alfonso, «è da sottoporre a verifica tecnico-idraulica». Padovano ha rivelato di essersi già messo in contatto con Enrico Bentivoglio responsabile delle Opere marittime, «il quale», ha fatto presente, «si è mostrato disponibile a collaborare». Le opere verranno finanziate dalla Regione. Secondo le previsioni di Padovano, entro la metà di maggio dovrebbe essere tutto pronto. Intanto, oggi pomeriggio, alle 16,30, si svolgerà una riunione, nella sede della Regione di viale Bovio, per definire un piano marketing per rilanciare l’immagine turistica della città.

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