Il sindaco contro la spa dell’acqua «I vertici dell’Aca si dimettano»

PESCARA. L'amministrazione comunale torna a chiedere le dimissioni dei vertici dell'Aca, dal presidente Ezio Di Cristoforo, confermato lo scorso anno con una procedura considerata «illegittima», sino...

PESCARA. L'amministrazione comunale torna a chiedere le dimissioni dei vertici dell'Aca, dal presidente Ezio Di Cristoforo, confermato lo scorso anno con una procedura considerata «illegittima», sino all'intero consiglio d'amministrazione, «da sostituire applicando i criteri di nomina previsti dalla spending review, ossia con soli due consiglieri nominati tra i dirigenti comunali, dunque a costo zero per l'azienda e un presidente eletto dall'assemblea dei sindaci. La richiesta è stata rilanciata ieri, a tre giorni di distanza dall’assemblea dei sindaci già convocata per venerdì prossimo per la nomina di un nuovo consigliere d'amministrazione. «Nomina», ha detto il sindaco Mascia, «che chiediamo di bloccare per azzerare l'intero cda. Una misura necessaria vista la situazione in cui versa l'Aca, gestita da quasi 20 anni dallo stesso partito, il Pd, che ha dimostrato la propria inadeguatezza».

«Il caso inerente la gestione della risorsa idrica da parte dell'Aca ha del paradossale», ha fatto notare Mascia, «purtroppo, si riflette direttamente sulle amministrazioni locali e sui cittadini in termini di costi. Il Comune di Pescara è il solo ad essersi opposto al rinnovo del cda, un anno fa, insieme al sindaco di Spoltore. Subito dopo, è stato fatto anche ricorso contro il rinnovo del cda, questo perché ritenevamo illegittima la procedura adottata, ossia la mancata adozione dei nuovi criteri della spending review che, con l'approvazione del bilancio, avrebbe determinato la caduta del cda e la nomina del nuovo presidente, con una nuova composizione di carattere tecnico e non politico e la garanzia di un taglio dei costi».