la richiesta di un osservatorio epidemiologico

Il sindaco: l’Asl verifichi se ci sono stati malori

PESCARA. A due settimane dallo sversamento in mare di 25mila metri cubi di liquami e dalla mancata applicazione dell’ordinanza per vietare la balneazione in via Balilla, Marco Alessandrini chiede...

PESCARA. A due settimane dallo sversamento in mare di 25mila metri cubi di liquami e dalla mancata applicazione dell’ordinanza per vietare la balneazione in via Balilla, Marco Alessandrini chiede alla Asl di istituire un osservatorio epidemiologico per accertare se vi siano stati effettivamente casi di persone e bambini ammalati per l’acqua inquinata. «In linea con le azioni a tutela della salute dei cittadini e nell’ottica di voler contribuire a dare massima trasparenza alla questione inerente la balneabilità», spiega una nota dell’amministrazione, «si è provveduto con una lettera a richiedere al manager della Asl Claudio D’Amario l’istituzione di un osservatorio epidemiologico e l’effettuazione di uno studio comparativo tra i dati sanitari relativi alla stagione balneare 2015 e quelli degli anni precedenti».

Ma ecco cosa dice la lettera scritta a nome del primo cittadino, ma firmata dal vice sindaco Enzo Del Vecchio. «Pregiatissimo direttore generale», si legge, «come noto, nella città di Pescara è stata sollevata la questione della qualità dell’acqua marina, della sua balneabilità e della connessa salvaguardia della salute della popolazione, soprattutto a causa della rottura, in data 28 luglio, della condotta fognaria principale di via Raiale che porta al depuratore cittadino». «In qualità di sindaco», prosegue la lettera, «avverto fortemente la necessità di mettere in atto tutte le misure possibili volte a tutelare la salute dei cittadini». «A tal proposito», si legge ancora, «sono a chiederle la possibilità di istituire, presso le strutture di codesta azienda sanitaria, un osservatorio epidemiologico in grado di esaminare i dati legati alle affezioni di natura batterica relativi all’intera stagione balneare corrente, dal primo giugno al 30 settembre e che conduca a un accertamento oggettivo circa le conseguenze eventualmente attribuite alla salute delle persone a seguito di balneazione nel mare pescarese».(a.ben.)

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