In Abruzzo export in calo, tengono solo la pasta e i vini

La fotografia del centro studi di Intesa San Paolo: “L'Abruzzo è tra le regioni italiane maggiormente in difficoltà”. Da gennaio ad agosto aumentate anche le ore di cassa integrazione

PESCARA.

Le esportazioni complessive dei cinque distretti industriali abruzzesi, nel secondo trimestre del 2014, risultano in forte calo, con una flessione del 12,4%. E’ quanto emerge dal monitor dei distretti industriali dell'Abruzzo, realizzato dal servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per Banca dell'Adriatico, secondo cui «ancora una volta l'Abruzzo è tra le regioni italiane maggiormente in difficoltà».

Sull'andamento negativo dei distretti - rileva lo studio - incide il crollo dell'export dell'abbigliamento sud abruzzese, che continua a seguire una dinamica negativa (-67,8,%), a cui si aggiunge l'arretramento subito dall'export del mobilio abruzzese (-5,4%). Buono l'andamento delle altre aree distrettuali, con dati positivi per la pasta di Fara (+1,7%), l'abbigliamento nord abruzzese (+9,8%) e soprattutto i vini del Montepulciano (+15%) che proseguono nel trend di crescita. In difficoltà ancora il Polo Ict dell'Aquila (-14,7%). L'analisi complessiva dell'orientamento geografico delle esportazioni abruzzesi mette in evidenza nel secondo trimestre 2014 una riduzione dei flussi commerciali indirizzati sia verso i principali mercati di riferimento europei ed extraeuropei (Germania, Francia, Stati Uniti e Giappone), sia su importanti nuovi mercati (Federazione Russa in primis, Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, Ucraina).

Situazione ancora critica per il mercato del lavoro. Nei primi otto mesi dell'anno sono complessivamente aumentate le ore autorizzate di Cig. In particolare, sono calate le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni ordinaria, ma hanno registrato un rilevante incremento quelle di cig straordinaria, richieste soprattutto in situazioni di crisi aziendali. Nel commentare i dati, il direttore generale di Banca dell'Adriatico, Roberto Dal Mas, sottolinea che «il distretto dei vini del Montepulciano, che risulta essere uno dei migliori distretti vitivinicoli italiani, è riuscito anche a raggiungere un livello di export superiore a quello conseguito nel periodo pre-crisi».

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