Inaugurato il murales davanti all’Acerbo realizzato dai writer

È l’opera di alcuni studenti del polo Misticoni-Bellisario Mascia: «Restituisce decoro e dignità a tutta la zona»

PESCARA. Una lunga scalinata prospettica, in grigio e bianco, circondata da alberi, che porta dritto verso lo storico istituto Tito Acerbo. È il murales realizzato in un mese di lavoro dagli studenti del polo artistico Misticoni-Bellisario e ieri inaugurato ufficialmente. «Un lavoro», ha commentato il sindaco Luigi Albore Mascia, «che restituisce decoro, dignità e soprattutto identità al terrapieno in cemento antistante l'istituto Tito Acerbo. Un istituto che vanta ben ottant'anni di storia appena celebrati, con un terrapieno posto dinanzi alla ferrovia, in una zona fortemente trafficata».

L’iniziativa è frutto di un accordo con le dirigenti dell'istituto Acerbo Anna Teresa Rocchi e del MiBe Matilde Tomassini «Ora», ha spiegato il sindaco, «intendiamo portare avanti, trasformando quel terrapieno in tele naturali che affideremo alla fantasia e maestria dei nostri giovani talenti». Erano presenti ieri alcuni studenti, accompagnati dalla docente e coordinatrice del progetto Paola Di Renzo e l'assessore provinciale alla pubblica Istruzione Fabrizio Rapposelli.

«L'iniziativa», ha fatto presente Mascia, «è nata qualche mese fa, la scorsa estate, quando la nostra amministrazione comunale ha appaltato le opere di riqualificazione dei sottopassi ferroviari, cominciando e dando massima priorità proprio da quello posto dinanzi alla stessa scuola, il sottopasso di via Michelangelo, che noi abbiamo denominato sottopasso Tito Acerbo. L'obiettivo, ovviamente, era quello di restituire decoro, dignità e sicurezza a quelle gallerie, buie, sporche, spesso utilizzate come orinatoio o come luogo di fermata delle prostitute, o dai lavavetri, in cui c'era ogni genere di affissione abusiva». «Insomma», ha proseguito, «un luogo dove certamente non era piacevole, né tranquillo, transitare, eppure parliamo di gallerie di massima fruizione, dove ogni giorno transitano centinaia di studenti, a piedi, in scooter, in bici, perché diretti all'istituto Acerbo o, poco più distante, al liceo scientifico Da Vinci, in via Colle Marino. Senza considerare le tante donne, le insegnanti, o comunque madri di famiglia che vi transitavano, temendo scippi, rapine o brutti incontri». «Considerando la centralità di quel sottopasso», ha precisato, «in tre mesi abbiamo realizzato la completa riqualificazione delle gallerie, una manutenzione straordinaria di elevato livello qualitativo che oggi è sotto i nostri occhi. Sono stati installati dei pannelli d'acciaio alle pareti, completamente illuminati, di giorno e di notte e sono stati trasformati quei due sottopassi in gallerie artistiche e fotografiche, con dei pannelli che ricordano le immagini della vecchia Pescara, quella di Enzo Ferrari e della Coppa Acerbo».

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