L'Abruzzo senza acqua dopo le grandi nevicate  Invia le tue segnalazioni / La mappa Twitter

Scoppia l’emergenza in tutta la regione e cresce la protesta contro gli enti gestori per le reti colabrodo: di giorno forniture ridotte, di notte rubinetti chiusi fino all’8 luglio

PESCARA. Nonostante le eccezionali nevicate dell’ inverno, l’Abruzzo precipita nell’emergenza siccità. Il livello di acqua nelle sorgenti è più basso rispetto agli altri anni e le interruzioni dei rifornimenti sono già iniziati nel Pescarese, nel Chietino e nel Teramano.

L’Aca. «I nostri tecnici sono al lavoro ma la situazione è quella che è e sarei un bugiardo se dicessi che è sotto controllo», sono le parole del vicepresidente dell’Azienda comprensoriale acquedottistica (Aca) di Pescara, Giuseppe Di Michele . A esse si aggiungono poi quelle del direttore tecnico dell’Aca, Lorenzo Livello, che non fanno presagire nulla di buono per luglio e agosto quando già dai prossimi giorni dovrebbe arrivare “Caronte”, un’altra fiammata di vento caldo dall’Africa. «Abbiamo riscontrato che le elevate temperature degli ultimi giorni hanno portato a consumi di acqua che sono oltre la norma», afferma il direttore, «ora siamo al lavoro e stiamo valutando una serie di interventi e manovre da portare a termine entro luglio, ma comunque ci sarà carenza idrica».

Le “contromisure” sono in parte già state varate un po’ in tutto l’Abruzzo: ordinanze sindacali che vietano sprechi, forniture idriche interrotte.

Teramano. L'acquedotto Ruzzo in un comunicato della scorsa settimana è stato lapidario: “causa carenza idrica nella frazione di Mutignano, l'erogazione dell'acqua verrà sospesa per tutta l'estate dalle ore 22 alle ore 6 del mattino”.Nelle zone rurali :contrada Forcone, Cannuccia, Colle Pigna, Colle Cretone,Solagnone l'acqua mancherà dalle 17 alle 6 di mattina. 13 ore dunque senza una goccia. Si tratta di zone già colpite più volte dal problema negli anni precedenti.

Mani legate. Il sindaco di Pineto Luciano Monticelli afferma: «Contro la carenza idrica possiamo solo consigliare ai cittadini di razionalizzarne il consumo,ad agosto sarà un dramma,nelle falde non scorre piu' acqua».

Anche ad Atri vi sono problemi idrici, in particolare a Colle Sciarra e in contrada Camerino tra Pineto ed Atri. A Silvi, nella frazione di Pianacce d'estate l'acqua non arriva proprio in alcune aree.

Nel Teramano lo scorso marzo è scarseggiata l'acqua in ben oltre 20 frazioni di Torricella Sicura (Santo Stefano, San Felice, Abetemozzo, Iscarelli, Corvacchiano, Ginepri, Borgonovo, Poggio Rattieri, Calcare, Colle Fiorito, Case Bellozzi, Rivendita, Faognano, Magliano, Palazzoni, Prognetto, Villa Riccio, Antanemuccio, Tizzano e Caselle).Ultimamente anche da Isola del Gran Sasso in via Torretta e da Valle Castellana sono giunte diverse proteste.

Chietino. L'Aca ha programmato la chiusura notturne dei serbatoi dei comuni di Chieti, Casalincontrada, Francavilla al Mare, Ripa Teatina e San Giovanni Teatino per evitare che, a causa della riduzione della portata delle sorgenti, si possano verificare cali di pressione idrica durante le ore diurne. Le chiusure, che verranno effettuate fino all’8 luglio 2012, dalle 22 alle 6, permetteranno il riempimento dei serbatoi durante la notte, in modo da non creare alcun disagio ai cittadini durante il giorno.

Scalo penalizzato. Ma prima che si arrivasse all'accordo di ieri mattina la situazione per Chieti sembrava penalizzante soprattutto per lo Scalo. Infatti durante il giorno l'Aca erogava 155 litri al secondo dalle 5 alle 24 e nella notte, dalle 24 alle 5 era prevista la chiusura totale dei serbatoi. Una condizione che si ripercuoteva anche nelle ore diurne, perché dopo la chiusura notturna i serbatoi faticavano a riempirsi. Da oggi le chiusure notturne saranno solo saltuarie. Scarseggia l'acqua in ben oltre 20 frazioni di Torricella .

La sete a Santa Rita. Continuano a restare a secco, di notte, i rubinetti a Lanciano. Il rione che in questi giorni di afa sta soffrendo è anche quello più popoloso, ossia Santa Rita. L'acqua va via alle 22.30 per tornare dopo le 6.

Ieri mattina invece alle 7 in molti appartamenti non c'era una sola goccia di acqua. Non solo, da mesi fanno i conti con l'acqua a singhiozzo numerose contrade come Villa Andreoli, Colle Pizzuto, Iconicella, Marcianese e Nasuti. Nonostante le proteste, il presidente della Sasi (società idrica), Domenico Scutti, minimizza: «I consumi sono aumentati in modo esponenziale ma l'acqua non manca. Può capitare che alcuni utenti abbiano dei problemi, ma nel complesso la situazione è sotto controllo. Abbiamo infatti attivato il nuovo acquedotto per evitare le chiusure notturne che se avvengono, in alcune zone, è solo per poche ore e non tutti i giorni».

Disagi lievi. A Vasto l'intervento del Consorzio di bonifica sud e il prelievo di 400 litri di acqua in più al secondo disposti dal presidente Fabrizio Marchetti hanno ridotto i disagi . Il Coniv ,l'ente gestore dei potabilizzatori del Consorzio industriale, ha ripreso l'approvvigionamento sulla costa e alle aziende è stata garantita la quantità di acqua necessaria per lavorare. Restano all'asciutto diversi quartieri collinari di Vasto. «Entro domani al massimo i problemi dovrebbero essere risolti per tutti », assicura il vice sindaco di Vasto , Antonio Spadaccini. « E' necessario fare il punto della situazione e programmare la distribuzione idrica nei periodi di luglio e agosto», fa sapere il presidente Marchetti. Sia a Vasto che a San Salvo l'erogazione idrica per i prossimi due mesi sarà sospesa durante le ore notturne per permettere ai serbatoi comunali di riempirsi. Sulla riviera l'acqua verrà erogata dalle 7 alle 19 , nei centri abitati dalle 7 alle 15».

Pescarese. A causa del forte sfruttamento delle riserve idriche della diga di Penne, l’ente consortile ha stabilito la chiusura totale delle condotte nei fine settimana per evitare sprechi. A subire la pesante limitazione sono state in particolare le zone di San Pellegrino, Passo Cordone e Santa Maria di Mirabello, popolose frazioni a confine tra i Comuni di Loreto Aprutino, Penne e Civitella Casanova. Gli agricoltori dal canto loro sostengono che non c’è stata un’adeguata comunicazione del provvedimento e la sospensione del servizio è attuata in maniera discrezionale rispetto all’utenza.

Chiusure notturne fino all’8 luglio anche a Cepagatti, Scafa, Manoppello, Rosciano, Tocco da Casauria, Torre de’ Passeri.

La protesta. A Manoppello hanno decisamente esternato le loro rimostranze i componenti del gruppo di opposzione Manoppello città nuova Giorgio De Luca (presidente del consilgio provinciale) e Roberto Di Renzo. «Nonostante i serbatoi fossero stati chiusi durante la notte nel rispetto della programmazione comunicata dall'Aca», afferma De Luca, «alle prime ore del mattino l'acqua nei rubinetti è continuata a mancare impedendo anche di potersi lavare dopo le notti di caldo e di afa. Mentre la sera gli esercizi commerciali, come bar, pub, ristoranti sono stati in serie difficoltà per la chiusura delle tubature».Di Renz chiede al sindaco l’ istituzione di una commissione di controllo presso l'Aca, formata da due consiglieri, uno di maggioranza ed uno di opposizone, magari coadiuvati da tecnici del settore.

Difficoltà e disagi si registrano in tutti i centri della Val Pescara serviti dall'acquedotto Giardino, dove è stata disposta, dall'Aca la chiusura a rotazione dei serbatoi.

Aquilano. La preoccupazione per la carenza di acqua in estate è molto sentita nell'Aquilano al punto che la Gran Sasso acqua ha avviato tramite il presidente Americo di Benedetto una campagna finalizzata alla lotta agli sprechi. Questo perchè nel territorio aquilano la popolazione aumenta particolarmente nel periodo estivo e i consumi crescono esponenzialmente.

Niente sprechi. Ma la preoccupazione è rivolta soprattutto agli sprechi con l'uso di acqua potabile per finalità non adatte quali per esempio l'innaffiamento di terreni con acqua potabile oppure il lavaggio delle automobili .

Di Benedetto teme che i problemi idrico potrebbero portare pure a difficoltà di erogazione anche per giorni in qualche centro minore e per questo motivo ha chiesto la massima collaborazione non solo al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ma anche a tutti gli enti locali . Il comandante della polizia municipale Eugenio Vendrame fa presente che al momento all'Aquila non ci sono problemi particolari.

Ì divieti nel Fucino. L’acqua è invece razionalizzata per l'irrigazione nel Fucino. I divieti di attingere ai pozzi nel fine settimana si sono dimostrati non sufficienti per ridimensionare il problema.Sull'argomento interviene Nino Palumbo esponente celanese dell'Udc. Palumbo evidenzia come ogni anno a ridosso della stagione estiva ci sono vari interventi di tipo politico sui disagi legati al problema del'irrigazione dei campi. «Assistiamo ormai da molto tempo a proclami e proposte di opere faraoniche che servirebbero a dare una risposta al corretto utilizzo dell'acqua nel Fucino, tutti proclami che non trovano mai realizzazioni».(cr.re.)

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