L’Abruzzo sfida la povertà con il bando da un milione

6 Novembre 2024

La giunta regionale, su proposta di Santangelo, spiana la strada all’avviso Contributi da 10mila a 25mila euro per i progetti migliori delle associazioni

L’AQUILA. Povertà e disagio sociale, l’Abruzzo delle associazioni non profit e dei volontari si organizza per scrivere progetti e iniziative che saranno finanziati dalla Regione con quasi un milione di euro fondi destinati al Terzo settore. Parliamo di 2.400 enti iscritti al Registro Unico nazionale. Per sapere quali saranno «gli indirizzi applicativi dell’avviso e i criteri di selezione dei progetti» chi si occupa della cura dei più bisognosi, dei disabili, degli anziani dovrà attendere la prossima settimana. Non è possibile, al momento, prevedere il numero dei progetti che saranno finanziati perché non si conoscono i termini del nuovo bando. Ma sappiamo che «tra gli obiettivi» verranno premiate le iniziative volte a «porre fine ad ogni forma di povertà, assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, rendere le città inclusive, sicure e sostenibili».
I BENEFICIARI DEL FONDO
Le abbiamo sempre conosciute come Organizzazione non lucrativa di utilità sociale, ovvero Onlus, ma il nome attuale, introdotto dopo la riforma, è Ente del terzo settore (Ets), a cui si aggiungono le accezioni di Organizzazione di volontariato (Odv) o Associazione di promozione sociale (Aps), ma la sostanza degli obiettivi da raggiungere non cambia.
In Abruzzo sono circa 2.400. Il requisito prioritario per le associazioni e le organizzazioni è quello della registrazione nel Runts (il Registro unico nazionale del Terzo settore). Una delibera di giunta regionale del 30 ottobre scorse, svela inoltre che le risorse indicate – l’importo disponibile complessivo pari ad € 971.080,58 - saranno utilizzate per «le iniziative e i progetti di rilevanza locale promossi da soggetti in forma singola o in partenariato tra loro». Gli Enti dovranno infoltre dimostrare «l’effettiva operatività con una sede stabile ed organizzata in Abruzzo».
PENA L’ESCLUSIONE
Gli enti del Terzo settore dovranno dimostrare di aver già svolto sul territorio regionale attività senza scopo di lucro, promuovendo e realizzando attività di interesse generale. Dalla tutela dell'ambiente all'animazione culturale, dai servizi sanitari all'assistenza a persone con disabilità etc. Tra i soggetti beneficiari la Regione include anche “le reti associative” aventi la tipologia di associazione di promozione sociale o di organizzazione di volontariato iscritte “in via transitoria in qualità di reti associative”.
Negli anni precedenti con risorse economiche di poco superiori sono stati finanziati circa 50 progetti. «Si tratta di un avviso particolarmente atteso dalle associazioni del Terzo settore», dichiara l’assessore regionale al Sociale, Roberto Santangelo, «che sul territorio portano avanti attività di inclusione e sostegno particolarmente costose con grandi sacrifici da parte degli operatori delle associazioni stesse. Nella nostra regione si registrano, anche se in misure sensibilmente minore rispetto alle altre regioni, criticità in alcuni territori in tema di emarginazione e povertà che le associazioni di volontariato contrastano con efficacia. L’avviso intende finanziare principalmente questa attività, volendo contestualmente creare le condizioni per una migliore vivibilità dei nuclei urbani grandi e piccoli».
PROCEDURE FACILITATE
«L’obiettivo di quest’anno – entra nel dettaglio l’assessore - è facilitare l’accesso ai finanziamenti, per cui, secondo una nuova procedura concordata con gli uffici regionali, contiamo di trasferire entro la fine dell’anno le risorse alle associazioni che si vedranno finanziare i progetti. Non è un percorso agevole, ma dobbiamo fare di tutto per venire incontro alle esigenze finanziarie delle associazioni».
FORME DI PREMIALITà
Nell’avviso pubblico – atteso per la prossima settimana – il servizio Programmazione sociale della Regione, sta elaborando anche delle forme di premialità «attraverso l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, per i progetti con le specifiche caratteristiche». Avranno un occhio di riguardo i progetti presentati in forma di partenariato oltre quelli che prevedano percentuali di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori superiori al 10%. Il finanziamento richiesto va da un minimo di 10mila fino a 25mila euro, ma la quota non dovrà superare il 90% del costo totale del progetto approvato.