l’intervento

L’Ordine agronomi «Giusta l’analisi svolta sulle piante»

PESCARA. Scende in campo il presidente della Federazione regionale dei dottori agronomi e dottori forestali Mario Di Pardo per difendere lo studio svolto dall’agronomo Carlo Massimo Rabottini con cui...

PESCARA. Scende in campo il presidente della Federazione regionale dei dottori agronomi e dottori forestali Mario Di Pardo per difendere lo studio svolto dall’agronomo Carlo Massimo Rabottini con cui si è deciso di condannare a morte 121 alberi della città. «Non posso fare a meno di intervenire nella polemica intercorsa tra il Comune di Pescara, alcune associazioni ambientaliste e l'Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali della provincia di Pescara», scrive Di Pardo, «quando si afferma che la valutazione sugli alberi in oggetto doveva essere eseguita da un dottore forestale e non da un dottore agronomo, o semplice agronomo, si dice una grande sciocchezza. Per quanto riguarda il collega dottore agronomo Carlo Massimo Rabottini, che ha espletato l'incarico da professionista per la valutazione delle piante oggetto di taglio, presenta tutte le caratteristiche richieste dalla normativa vigente. Lo stesso collega vanta una formazione eccellente. Indagini di natura visuale effettuate in chioma o ispezioni a livello radicale sono da considerarsi alla stregua di approfondimenti strumentali. Quando il quadro diagnostico ottenuto con l'analisi visiva non è chiaro è opportuno sottoporre l'albero ad un approfondimento di indagine di tipo strumentale».

Pronta la replica degli ambientalisti: «Il presidente dell’Ordine difende d’ufficio l’operato del Comune. Ritiene soddisfacente una relazione in cui non ci sono neanche i nomi specifici delle piante esaminate e l’esatta localizzazione?».

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