La protesta dei vigili del fuoco a Roma (foto Daccò)

ABRUZZO / LA PROTESTA A ROMA

La battaglia dei tremila vigili del fuoco / VIDEO

Dalla regione partono in oltre 200. D’Annibale, del Conapo: «Chiediamo lo stesso trattamento delle altre forze dell’ordine»

PESCARA . Lo hanno realizzato gli ultras dell’Aquila Calcio lo striscione che i Vigili del fuoco dell’Aquila hanno portato ieri, a Roma, alla manifestazione davanti a Montecitorio per chiedere alla politica gli stessi diritti che spettano a tutte le altre forze dell’ordine. Ed è diventato il simbolo nazionale della protesta: «Basta cordoglio da morti, vogliamo rispetto da vivi».

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Vigili del fuoco, grande mobilitazione a Roma
Arriva in piazza la protesta degli "angeli del soccorso" che si sottopongono a turni di 12 ore di lavoro al giorno: chiedono gli stessi diritti delle altre forze dell'ordine

TREMILA IN PIAZZA. Turni di 12 ore, salvo imprevisti; incendi, alluvioni, terremoti, nevicate eccezionali, incidenti stradali, e qualche volta, anche il classico gattino da recuperare sull’albero. Non c’è emergenza che i vigili del fuoco non vengano chiamati ad affrontare. E dopo 20 anni di servizio, un vigile guadagna circa 1.500 euro al mese. Erano tremila, ieri in piazza, i vigili giunti da tutta Italia, e ben 180 dall’Abruzzo. Particolarmente nutrita la delegazione dell’Aquila, presente con 90 vigili, seguita dai 45 di Chieti, i 30 di Teramo e i 15 di Pescara.
IL RICORDO. E sul palco, tra la commozione generale, sono stati ricordati i nomi dei vigili morti di recente nel rogo della cascina in provincia di Alessandria: Antonio Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo. Una delegazione è stata ricevuta dal presidente della Camera, Roberto Fico, al quale sono stati riportati i motivi della protesta. Anche diversi esponenti dell’opposizione (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) riferisce Elio D’Annibale, segretario regionale del Conapo, «sono scesi per manifestarci la loro solidarietà». Ma è a Carlo Sibilia, sottosegretario di Stato al ministero dell’interno, eletto col Movimento Cinquestelle, che si deve l’annuncio di un emendamento che sarà presentato direttamente dal governo alla legge di stabilità, attraverso il quale nell’arco di tre anni si dovrebbe arrivare all’equiparazione stipendiale e previdenziale.

Lo striscione della protesta

L’EMENDAMENTO. «Allo scopo di adottare provvedimenti normativi volti alla valorizzazione del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, è istituito un fondo con una dotazione di 75 milioni di euro per il 2020, 155 milioni per il 2021 e 200 milioni a decorrere dal 2022». Questo quanto si legge nell’emendamento che, da quanto si è appreso, sarà avallato dallo stesso presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e che anche l’opposizione si è detta disponibile a votare. La legge di stabilità dovrebbe vedere entro la fine dell’anno.
«L’emendamento», ha detto ancora D’Annibale, «come ci ha riferito Sibilia, è stato stilato dopo una notte di riunione dai parlamentari Cinquestelle. In mattinata è sceso anche il senatore Stefano Candiani (Lega), che si è impegnato a votarlo in Parlamento qualora venga effettivamente presentato all’interno della legge di stabilità». Il Conapo, naturalmente, vigilerà per vedere se le promesse strappate ieri alla politica diventeranno realtà. Con D’Annibale,e i segretari provinciale del Conapo: Davide Salvucci (Teramo), Giuseppe Giampaglione (Chieti), Roberto Ciantra (Pescara) e Ermanno Pitone (L’Aquila).
«Voglio ringraziare per la loro generosità», ha detto il segretario regionale del Conapo, «i tifosi dell’Aquila calcio che hanno realizzato e ci hanno donato lo striscione».

La delegazione Conapo di Chieti
GIORNATA POSITIVA. La politica nazionale ora si è impegnata, e sarà difficile tornare indietro dopo le promesse fatte ieri. E il Conapo non molla . « Il segnale del nostro malessere», ha commentato Giuseppe Giampaglione «è stato accolto. Il sottosegretario Carlo Sibilia ci ha garantito che in 3 anni ci sarà un allineamento degli stipendi dei vigili del fuoco agli stipendi delle altre forze dell'ordine. La vita che rischiamo ogni giorno non vale meno di quella degli appartenenti agli altri corpi dello Stato. Ci sono 216 milioni a disposizione. Resta il dubbio su cosa potrebbe accadere se questo governo dovesse cadere prima dei 3 anni. Il governo ha comunque assicurato che terrà in considerazione le nostre richieste».

Gli interventi in piazza

GLI ALTRI PROBLEMi. Nel Chietino, e in particolare a Lanciano e Vasto, ci sono anche problemi di organico.
«Anche sugli organici», ha spiegato Giampaglione, «Vasto e Lanciano essendo passate a una categoria superiore, dovrebbero avere presto più uomini. Vasto addirittura dovrebbe passare presto a una categoria anche maggiore con relativo adeguamento di organico. Nei prossimi due anni sono previsti 1500 vigili del fuoco in più, e la speranza è che anche nel Vastese arrivino adeguati rinforzi. Contestualmente speriamo si risolva il problema della sede di Vasto. La caserma purtroppo è stata messa in vendita dalla Provincia. Non è bello sapere», ha concluso, «che da un giorno all'altro i vigili del fuoco potrebbero essere sfrattati».
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