La città degli ex Stella Maris, Fea e vecchia fornace

MONTESILVANO. L’ex colonia Stella Maris è il monumento che si staglia sulla riviera: impossibile non notare che resta un colosso abbandonato proprio davanti alla spiaggia. L’ex Fea, l’antico casello...

MONTESILVANO. L’ex colonia Stella Maris è il monumento che si staglia sulla riviera: impossibile non notare che resta un colosso abbandonato proprio davanti alla spiaggia. L’ex Fea, l’antico casello della ferrovia Pescara-Penne tra via Michetti e viale Europa, è nascosta agli occhi dei montesilvanesi da una fila di palazzi ma il degrado, una volta dentro il parcheggio, salta subito agli occhi. La vecchia fornace di via Pavese? In pochi sanno che esiste, protetta dall’erba alta e dagli edifici di via Vestina. Il punto in comune di queste tre strutture è l’essere ex: Montesilvano città degli ex. E cioè una città che lascia sul territorio edifici che prima funzionavano e facevamo muovere l’economia e, invece, adesso sono incompleti, come la Stella Maris, o dimenticati come l’ex Fea e l’ex fornace.

La Stella Maris è di proprietà della Provincia e il Comune sta tentando di salvare la struttura dall’oblìo. Con l’amministrazione Cordoma, il Comune ha provato a comprare l’ex Fea ma l’accordo è sfumato. L’ex fornace, invece, è una struttura privata.

Per la Stella Maris, il simbolo di uno sperpero tra milioni spesi e un cancello sempre aperto, il sindaco Attilio Di Mattia ha un’idea fuori dal comune: «Mi piacerebbe», così ha dichiarato, «confrontarmi con il Comune di Penne e condividere soluzioni su quella straordinaria struttura inespressa e allo stato attuale svilita dall’immobilismo politico competente che risponde al nome di Stella Maris».

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