I carabinieri durante la conferenza stampa sull'arresto della maestra

Maltrattamenti in classe, l'insegnante ripresa dalle telecamere

I dettagli delle indagini che hanno portato la maestra ai domiciliari: strattoni, pizzicotti e tirate di capelli ai bambini della scuola elementare

PESCARA. Sono state le immagini di una telecamera video-ambientale a incastrare l'insegnante 64enne arrestata in flagranza di reato in una scuola elementare con l'accusa di maltrattamenti su alcuni alunni. Su disposizione del magistrato di turno, il Pm Anna Benigni, la donna è ai domiciliari. I maltrattamenti, pizzicotti, tirate di capelli e strattoni, sono riconducibili, come mostrato dalle immagini registrate, a un arco temporale di pochi giorni: dopo un esposto presentato a fine settembre, i carabinieri avevano installato la telecamera, accuratamente nascosta in un'aula della scuola Piano T del quartiere Zanni.

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«Le telecamere ci hanno consentito di verificare la veridicità di alcune segnalazioni pervenute - ha spiegato in conferenza stampa il comandante della Compagnia di Pescara, capitano Antonio Di Mauro - che consistevano in lamentele dei bambini ai genitori in riferimento alle condotte dell'insegnante. Per appurare la veridicità delle segnalazioni, e dopo l'esposto, di concerto con l'autorità giudiziaria, abbiamo provveduto al monitoraggio tecnico dell'aula, teatro dei fatti, e quindi con una telecamera abbiamo ripreso e documentato quello che accadeva. Parliamo di comportamenti che, nei pochi giorni di monitoraggio, hanno permesso di vedere condotte ripetute e abituali di pratiche di insegnamento che travalicavano i limiti - ha detto Di Mauro - del cosiddetto ius corrigendi, andando a trascendere in atti vessatori consistenti in pizzicotti, strattonamenti e urla, ingenerando nei bambini uno stato di timore e tensione». «Quando siamo arrivati in aula durante l'orario scolastico - ha aggiunto il comandante del Norm, tenente Antonio Di Dalmazi - la procedura è stata rispettata in pieno, con i bambini che non si sono assolutamente accorti di nulla. Ci siamo presentati in abiti civili, chiedendo alla maestra di uscire, e lei, seppur preoccupata e sorpresa dal nostro arrivo, alla nostra richiesta di seguirci all'esterno dell'aula ha acconsentito senza problemi». Ai carabinieri non risultano altri episodi analoghi con protagonista l'insegnante 64enne, ma le indagini non sono concluse.