Morosini, il medico del Livorno interrogato a Pescara per tre ore

E' in corso negli uffici della questura l'interrogatorio di Manlio Porcellini, il medico del Livorno che è stato tra i primi a intervenire dopo il malore accusato all'Adriatico dal calciatore

PESCARA. Si è concluso poco prima delle 15 l'interrogatorio del medico sociale del Livorno Manlio Porcellini. II dottore che durante il malore del centrocampista Piermario Morosini è stato il primo a intervenire in campo e, per questo, a detta degli altri testimoni, ha coordinato i primi soccorsi prima della tragedia, è entrato negli uffici della questura intorno alle 11,30. Il professionista ha raccontato la sua versione dei fatti, rispondendo alle domande del pm Valentina D'Agostino e della dirigente della Digos Leila Di Giulio. Presente anche il medico legale Cristian D'Ovidio.

Al vaglio degli inquirenti _ l'inchiesta è coordinata dal pm Valentina D'Agostino, _ c'è il mancato utilizzo del defibrillatore che, secondo il perito della famiglia, andava applicato: «Che il problema sia cardiaco non ci sono dubbi», ha detto il perito Cristina Basso, «Morosini ha avuto un problema di aritmie e i cardiologi insegnano che il defibrillatore va usato subito. Forse poteva salvarsi». Nell'ambito dell'indagine, la documentazione medica del Livorno su Morosini è stata acquisita già dalla polizia.

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