Morosini, la ragazza ringrazia Verratti

"Hai preso la barella anche se non è servito a salvare il mio Piermario". Dall’inchiesta emerge che il defibrillatore è stato portato ai soccorritori pochi secondi dopo il malore

PESCARA. «Ciao Marco, grazie». Anna Vavassori, la fidanzata di Piermario Morosini, affida a Facebook la sua gratitudine per Marco Verratti, il biancazzurro che si è precipitato a prendere la barella mentre il giocatore del Livorno stava morendo in campo e l'ambulanza non riusciva a raggiungerlo. Un grazie pieno di amarezza che arriva mentre emerge che il defibrillatore era pronto per l'uso già dopo poche decine di secondi.

Dopo le testimonianze raccolte in questi dieci giorni dalla Digos di Leila Di Giulio, con le verifiche incrociate e la visione dei filmati relativi al malore di Morosini sul campo dell'Adriatico, gli inquirenti hanno accertato che il defibrillatore semiautomatico è stato portato ai soccorritori sicuramente molto prima che l'ambulanza del 118, ostacolata dall'auto dei vigili urbani all'ingresso Mararona, riuscisse a entrare in campo. Ma quel defibrillatore, come sembra emergere dalla perizia tecnica sull'apparecchio salvavita, non è stato usato.

Una circostanza che finchè l'autopsia non chiarirà come e perchè è morto il centrocampista di 25 anni (i risultati sono attesi tra 60 giorni) non fa che aumentare l'amarezza non solo di chi ha voluto bene al giocatore, ma anche di quanti hanno assistito in diretta alla sua morte.

È per chiarire eventuali responsabilità (il fascicolo aperto dalla Procura è per omicidio colposo contro ignoti) che la pm Valentina D'Agostino ha acquisito tutta la documentazione sanitaria accumulata da Morosini durante la sua carriera calcistica ma anche, ovviamente, quella relativa agli esami e ai referti eseguiti in campo e al pronto soccorso di Pescara quel maledetto sabato 14 aprile. Tutto per rispondere al quesito: Morosini si sarebbe potuto salvare?

Sarà l'autopsia, insieme alle valutazioni affidate allo stesso medico legale Cristian D'Ovidio in relazione alla documentazione sanitaria del giocatore, a dire se le azioni di soccorso sono state fatte bene o male e, dunque, se c'è stata o meno imperizia e negligenza da parte dei soccorritori.

Ma nel frattempo c'è un grazie che la fidanzata di Morosini si sente di dover dire ed è proprio al centrocampista del Pescara nel post inviato ieri dalla 24enne bergamasca Anna Vavassori sulla bacheca della pagina ufficiale di Verratti.

«Ciao Marco...non ho trovato un tuo profilo personale, ma solo questa pagina, spero sia davvero quella ufficiale, per ringraziarti di quello che hai fatto insieme a qualche tuo compagno dei quali non viene citato il nome...riguardando quelle immagini vedevo te che scalpitavi nel far arrivare l'ambulanza, sei andato a prendere la barella per soccorrere il più in fretta possibile Piermario, intanto rassicuravi i compagni di Mario...i tuoi gesti mi hanno colpito molto, e anche se, purtroppo, non sono serviti a salvare la vita di Piermario io ti ringrazio per tutto l'impegno che ci hai messo con tutto il tuo cuore...Grazie».

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