Morosini, Zeman "Ci sono lutti di A e di BDopo la morte di Mancini noi abbiamo giocato"

Il tecnico del Pescara: "È stato un dramma, , ma mi dispiace che le due tragedie siano state trattate diversamente". Sul caso del giocatore del Livorno interviene anche il presidente Biancazzurro Sebastiani: "C'è stato sciacallaggio mediatico"

ORTONA. "Noi dopo la morte di Franco Mancini abbiamo dovuto giocare la partita col Bari: dopo la scomparsa di Morosini giustamente non si è giocato". È l'accusa del tecnico del Pescara, Zdenek Zeman nelle sue prime dichiarazione dopo la morte di Piermario Morosini. Zeman ha parlato di "trattamento diverso".

"A prescindere che per me era stato più duro venti giorni fa per la scomparsa di Franco Mancini (preparatore dei portieri ed ex n.1 del Foggia dei miracoli, colpito da infarto lo scorso 30 marzo alla vigilia di Pescara-Bari, ndr)", ha spiegato Zeman in  un convegno a Ortona con i ragazzi sul tema della legalità "devo dire che si è trattato di due tragedie che addolorano tantissimo. Si possono accomunare, anche se c'era un po' di differenza di età, ma mi dispiace che sono state trattate diversamente. Sono tragedie che accadono nel calcio come nella vita. Sono vicino ai giocatori del Livorno per un dolore grandissimo. Li capisco perché noi con Mancini abbiamo vissuto lo stesso dolore".

Il mancato rinvio della gara Pescara-Bari aveva suscitato non poche polemiche, anche per la disponibilità di entrambe le società a posticipare la gara: alla fine la Lega di B aveva sostenuto che non si era mai parlato di rinvio perché nessuno l'aveva chiesto. "Io", ha sottolineato Zeman, "non parlai dell'argomento perché ero troppo coinvolto emotivamente e personalmente, però il mio pensiero era che la gara dovesse essere rinviata".

Zeman non crede che il grande dispendio di energie dei giocatori di oggi possa essere legato a quello che è accaduto sabato scorso. "Morosini aveva giocato poco", ha detto, "credo sette, otto partite. Molti giocatori hanno giocato di più eppure non hanno avuto problemi". Sulla prosecuzione della gara sospesa contro il Livorno il tecnico boemo spera che "sia una partita normale. Ci sono delle regole e bisogna rispettarle. Poi ripeto, noi eravamo in condizioni peggiori dopo la morte di Mancini, ma abbiamo giocato dopo un giorno".

Sulla morte di Piermario Morosini è intervenuto anche il presidente biancazzurro Daniele Sebastiani che ha attaccato la stampa, in particolare i media nazionali: "Se questo è giornalismo facciano pure" ha detto. "Per quanto mi riguarda si è trattato di sciacallaggio mediatico che Pescara e il Pescara non meritavano. Credo di poter dire e ribadire che sia stato fatto tutto il possibile per salvare Piermario Morosini. I soccorsi sono stati tempestivi, e in campo c'erano tre medici dopo un attimo, come il nostro medico sociale, quello del Livorno e il professor Paloscia, che è primario dell'Unità cardiaca dell'ospedale civile. Aggiungo che purtroppo, come hanno sottolineato illustri luminari, probabilmente non c'era nulla da fare. Se non ci fosse stato  l'episodio spiacevole, e assolutamente censurabile, del ritardato arrivo dell'ambulanza, non ci sarebbe stato tutto questo clamore mediatico perché, ripeto, è stato fatto il massimo".
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