Negozi con più attività negli stessi locali, c’è il sì del Consiglio

Approvato all’unanimità il regolamento per liberalizzare le plurivendite commerciali. Cuzzi: «Si comincia subito»

PESCARA. Ora, potranno nascere anche a Pescara i negozi con più attività commerciali. Ieri, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un regolamento che consente la liberalizzazione delle plurivendite commerciali. Il proponente, l’assessore al commercio Giacomo Cuzzi, ha definito questa iniziativa una mini rivoluzione nel settore. «Soltanto Torino ha previsto la figura del plurinegozio», ha affermato.

Si potrà cominciare subito. «I plurinegozi», ha fatto presente l’assessore, «potranno interessare attività nuove, ma anche quelle esistenti». In pratica, il regolamento approvato ieri disciplina la coesistenza di più attività produttive aperte al pubblico operanti nello stesso locale adeguatamente adibito allo scopo. Le attività potranno riguardare sia il settore alimentare che non e si dovranno svolgere in appositi spazi adeguatamente organizzati, del tipo di quelli che già esistono nei centri commerciali. L’unico limite sarà quello della superficie di vendita complessiva utilizzata che non potrà superare i 250 metri quadrati.

Nel regolamento, composto in tutto da sei articoli, si fa presente che nello stesso locale, potrà essere ammessa la coesistenza di più attività commerciali o produttive, eventualmente anche intestate a diversi soggetti imprenditoriali. In questo caso, comunque, il plurinegozio dovrà avere una destinazione prevalentemente commerciale.

In sostanza, saranno possibili soluzioni in cui uno stesso locale sia utilizzato da più imprese che condivideranno le relative spese di gestione. O, in alternativa, l’ipotesi in cui un unico promotore possa organizzare la presenza di più imprese nello stesso locale. In quest’ultimo caso, il titolare di questo tipo di consorzio avrà l’obbligo di dimostrare l’idoneità edilizia dei locali e dei rapporti contrattuali con il locatore.

«Promotori dell’iniziativa di plurinegozio», precisa la delibera approvata, «possono essere indifferentemente il proprietario del locale che ospita il plurinegozio o un suo affittuario. Quest’ultimo, potrà subaffittare a terzi per le attività complementari costituenti il plurinegozio, se debitamente autorizzato dal proprietario del locale con cui ha contratto l’affitto principale».

Inoltre, vengono specificati i requisiti per poter svolgere più attività nello stesso negozio. Innanzitutto, il limite massimo della superficie di 250 metri quadrati da non superare, al netto di ulteriori superfici eventualmente utilizzate per servizi igienici, depositi, magazzini, disimpegni, o altri spazi non destinati alla vendita. Poi, la superficie di ogni attività, di vendita e non, dovrà essere ben delineata rispetto alle altre. La coesistenza di diversi esercizi dovrà comunque rispettare le normative in materia igienico sanitaria. Il locale dovrà anche essere dotato di servizi igienici adeguati e di spazi, come spogliatoi e armadietti, per i dipendenti.

Per poter realizzare il plurinegozio, infine, si dovranno presentare singole domande (Scia) per ognuna delle attività da svolgere.

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