Passa il Giro d'Italia, l'Aci promuove campagna di sicurezza stradale
I dati degli incidenti, ad esempio lungo le strade di Pescara, dicono chiaramente che sono in aumento quelli a danno di bici e pedoni
La campagna per la sicurezza stradale #rispettiamoci - promossa da Aci durante il Giro d’Italia, per indirizzare verso i corretti comportamenti di guida, specie quando gli automobilisti incontrano chi pedala o i pedoni - giunge alla sua quarta edizione.
I numeri degli incidenti stradali invitano a riflettere sulla sicurezza delle nostre strade, in particolare a tutela dei ciclisti, dei pedoni e della micro-mobilità in costante crescita. I dati a disposizione riguardano il 2019, anno oramai definito pre-pandemico, e il 2020, l’anno della pandemia da Covid-19, in cui si è registrata una forte diminuzione del traffico e degli spostamenti, dovuti al lockdown totale e parziale. Nella loro differenza di parametri il 2019, il 2020 e il 2021 (seppur non ancora pienamente elaborato statisticamente) rappresentano un focus interessante per porre le basi per una maggiore prevenzione degli incidenti.
Nel 2019 abbiamo assistito a un leggero incremento nelle percorrenze medie annue, con un aumento del 5,6% rispetto al 2018. La vendita di biciclette e di e-bike nel 2019 è aumentata del 7% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla diffusione proprio delle e-bike, da sole cresciute del 13% (passando da 173mila a 195mila pezzi venduti, con 1,713 milioni di unità in totale). Aumenta anche l’uso di altre forme di micromobilità elettrica, in particolare i monopattini (+100.000 in uso in Italia), che ai fini della circolazione stradale sono stati equiparati alle biciclette (legge 160 del 27 dicembre 2019). Tutto questo però è stato inaspettatamente ed improvvisamente superato nel 2020, con l’arrivo della pandemia da Covid-19 che ha letteralmente stravolto le abitudini di tutti, con forti ripercussioni sulla mobilità che continueranno a protrarsi nel prossimo futuro.
Si assiste ad una forte ascesa della bicicletta come mezzo di trasporto: nel 2020 le vendite hanno raggiunto più di 2.000.000 di pezzi, con un aumento del 17% rispetto al 2019, mentre le vendite di e-bike sono aumentate addirittura del 44%. Tra i motivi dell’incremento gli incentivi governativi all’acquisto delle bici, ma anche la “necessità di distanziamento” e la “paura di assembramenti sui mezzi pubblici” dovuti alla pandemia. A ciò si aggiunga l’impressionante numero di monopattini elettrici venduti nel 2020: 125.000 (+140%) solo nei primi sette mesi dell’anno. La ricerca condotta da ISFORT mostra come nel periodo post-lockdown (18 maggio-15 ottobre) sia aumentata la quota di mobilità dolce (popolazione che si sposta a piedi, in bicicletta o in monopattino: +11%) a discapito di tutti i mezzi motorizzati, ma soprattutto del Trasporto Pubblico Locale.
In questo contesto, in cui la mobilità ha subito una battuta d’arresto come mai si era verificato prima, un ritorno positivo è sicuramente dato dalla diminuzione di incidenti stradali, dovuta alla minore esposizione al rischio. La prima metà del 2021 evidenzia il recupero della quota modale dell’auto, ormai ai livelli pre-Covid, rispetto alla mobilità dolce, in riassestamento dopo la grande crescita del 2020. Anche dal mercato provengono gli stessi segnali: dopo un boom di vendite di biciclette nel 2020, il mercato complessivo nel 2021 ha segnato una flessione del 2%, pur essendo aumentate le vendite di e-bike. Per quanto riguarda l'incidentalità, da un'analisi sui dati della Polizia Locale dei grandi Comuni disponibili, si registrano valori pressoché stabili rispetto al 2020 o al più in lieve aumento, soprattutto nell'ultimo trimestre. L’aumento delle velocità durante, inoltre, la pandemia è stato registrato in tutti i principali Paesi europei. Da considerare anche l’aumento delle sanzioni elevate ai ciclisti, in relazione al maggior uso di questo mezzo.
All'interno del Comune di Pescara, nel 2020, si sono registrati 352 incidenti stradali, le cui conseguenze hanno portato a 3 decessi e 437 feriti con lesioni gravi, ovvero con una prognosi superiore ai 40 giorni. Allargando il campo alla Provincia di Pescara, invece, nonostante un calo da 1.150 a 856 incidenti rispetto all'anno precedente, nel 2020 hanno perso la vita sulla strada 14 persone (12 uomini e 2 donne), dato in crescita rispetto alle 13 del 2019. Il tasso più elevato di mortalità (85,37%) riguarda in particolare gli episodi avvenuti fuori dai centri abitati, su strade provinciali/regionali/statali, mentre sono 90 quelli registrati ad agosto, mese con le statistiche più preoccupanti dell'intero anno. Il mancato rispetto della segnaletica è la concausa più frequente (oltre il 36% dei casi), inoltre nella fascia oraria 14-17 si sono concentrati i dati peggiori (181 incidenti e 5 decessi). Passando all'utenza vulnerabile, infine, sono stati 90 i pedoni investiti e 81 le biciclette coinvolte, cui si aggiungono 9 monopattini e 2 bici elettriche. Fonte ACI-Istat
“Il progressivo ritorno alle attività in presenza rappresenta un incentivo per un maggiore impegno volto alla tutela degli utenti vulnerabili, coinvolti spesso, con conseguenze drammatiche, in incidenti stradali - ha dichiarato Giampiero Sartorelli, presidente dell’Automobile Club di Pescara -. Pur tra le evidenti difficoltà dovute alla pandemia, non abbiamo mai interrotto l’attività di promozione della sicurezza e di educazione stradale, organizzando corsi a distanza con gli studenti delle scuole primarie e degli istituti scolastici superiori sulla sicurezza del pedone, del ciclista e sulla guida sicura, e affrontando le tematiche dei pericoli rappresentati dalla distrazione causata dai telefonini e quelli conseguenti l’uso di sostanze stupefacenti e alcol alla guida. Con il Comune di Pescara, inoltre, l’Ente è impegnato nell’erogazione di un corso riservato agli studenti delle scuole medie sul corretto utilizzo del monopattino elettrico e sulla micro-mobilità sostenibile. Abbiamo riservato da anni, infine, una particolare attenzione al mondo della disabilità, offrendo la possibilità di sostegni economici finali".