Pd, Ciafardini resta sola per la segreteria

I renziani si ritirano, vicino l’accordo sulla candidatura unica, rinviati i congressi. E a Moscufo vota un gruppo di albanesi

PESCARA. Dicono che l’intervento di Luciano D’Alfonso sia stato determinante per cercare di ricompattare il Pd diviso in quattro sulle candidature per la carica di segretario provinciale. Ma l’ex sindaco di Pescara non è ancora riuscito a convincere Gianluca Fusilli a rinunciare alla corsa e a lasciare il passo all’unica concorrente donna Francesca Ciafardini. «Prima di decidere dovrò chiedere alle persone che mi sostengono che cosa pensano del mio ritiro», ha detto ieri sera Fusilli, «lunedì prossimo ci sarà un confronto aperto e si vedrà».

I contrasti maggiori, dicono alcune fonti, sarebbero concentrati sui delegati da inserire nella lista.

È apparso tuttavia ottimista il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci. «Si va verso una soluzione unica», ha affermato, «mi sento di ringraziare Fusilli per il suo gesto di generosità e foriero di risultati positivi sia per le elezioni regionale che per quelle comunali. Un gesto così importante in politica sarà quasi certamente premiato».

Le sue dichiarazioni sono arrivate al termine di una giornata intensa, fatta di trattative e contatti per cercare di superare le resistenze degli altri due candidati ancora in corsa cioè Fusilli e Giacomo Cuzzi. Mentre Luigi Di Marco si era già ritirato giovedì scorso per schierarsi con Fusilli.

In mattinata, sembrava che l’accordo sul candidato unico fosse stato raggiunto, ma nel pomeriggio lo scenario è cambiato e in serata si è riunita anche la Commissione provinciale del congresso.

Il dalfonsiano Fusilli ha puntato i piedi e ha detto di non essere disposto a rinunciare al suo progetto politico di rinnovamento del partito condiviso da un folto schieramento di politici e amministratori di tutta la provincia. La sua resistenza ha costretto i vertici locali del partito a sospendere i congressi programmati e a rinviarli a dopo mercoledì prossimo.

Alcuni, tra l’altro, sono già partiti giovedì scorso con quattro candidati schierati. Ma il voto resta valido, nonostante ora sia cambiato tutto.

A Brittoli, ha ottenuto più voti il renziano Cuzzi che ha guadagnato così un candidato, mentre a Moscufo sarebbe prevalso Fusilli.

Ma nel circolo di quest’ultimo Comune si è registrato un episodio che ha scatenato un vespaio di polemiche. Alle urne si è presentato un gruppo di albanesi residenti con i soldi nelle mani, in tutto 15 euro, per iscriversi al circolo Pd e poter votare così uno dei candidati. Un fatto del genere non era mai accaduto in passato.

«Il regolamento deve essere più restrittivo», si è sfogato il segretario del circolo Stefano Ferri, «si dovrebbe consentire di votare solo agli iscritti da almeno uno o due anni». «È una vergogna», hanno scritto alcuni simpatizzanti sul sito Internet Adesso Pescara per Matteo Renzi.

Oggi e domani, si sarebbero dovuti svolgere i congressi in quattro circoli di Pescara e quello di Montesilvano. Invece, è stato tutto rimandato alla prossima settimana in attesa di un accordo sulla candidatura unica della Ciafardini.

Intanto Cuzzi ha spiegato così la sua scelta di ritirarsi: «Ho deciso di fare un passo indietro per il bene del partito, nonostante non mi sia affatto piaciuto ciò che è successo a Moscufo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA