Pescara in A, 15mila in delirio all'AdriaticoSebastiani: "Zeman resta con noi"

Fuochi d’artificio, fumogeni e cori hanno accompagnato il giro di campo della squadra. Tutti i giocatori, staff e dirigenti con bandiere e bandane hanno iniziato a correre all’impazzata verso gli spalti (curva nord e tribuna Adriatica). Zeman è uscito dal tunnel degli spogliatoi, abbracciando la moglie, e si è fermato a bordo campo a salutare i tifosi
PESCARA. Festa grande all’Adriatico. La squadra è atterrata all’aeroporto poco dopo la mezzanotte ed è arrivata allo stadio mezzora dopo. Ad attenderli fuori l’aeroporto tanti tifosi che hanno scortato i due autobus dei giocatori per tutta la città fino allo stadio Adriatico. Qui il delirio era totale circa 15mila cuori biancazzurri festanti hanno atteso per ore l’arrivo della squadre.
Alle 0.45 la squadra ha fatto irruzione sul manto erboso. Tutti i giocatori, staff e dirigenti con bandiere e bandane hanno iniziato a correre all’impazzata verso gli spalti (curva nord e tribuna Adriatica). Fuochi d’artificio, fumogeni e cori hanno accompagnato il giro di campo della squadra. Tutti scatenati, mentre la pioggia iniziava a cadere. Fradici e festanti i giocatori si sono lasciati andare in balli sfrenati. Zeman è uscito dal tunnel degli spogliatoi, abbracciando la moglie e si è fermato a bordo campo a salutare i tifosi. Nessun giro di campo per lui. Ha rispettato il suo stile distaccato e poco avvezzo alle luci del successo.
“Per noi questa è una grande gioia”, ha detto il presidente Daniele Sebastiani zuppo, ma contento e con la maglia celebrativa addosso con sopra una “A” gigante. “Dedichiamo questa promozione a Franco Mancini, a tutti i tifosi e specialmente a quelli che non ci sono più, in particolar modo a Domenico Rigante”. Zeman rimane? “Non credo che con lui ci siano problemi per il futuro. Sono certo che il mister resterà con noi”. Ha chiuso il presidente. La festa è continuata fino a tarda notte. Pescara è ubriaca di gioia.
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