Pescara, sondaggio tra i commercianti sulle auto in corso Vittorio

La Confesercenti distribuirà questionari tra i suoi iscritti. Taucci: "Vogliamo capire cosa ne pensano della riapertura"

PESCARA. All’indomani del corteo organizzato dal Comitato per la tutela della pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, organizzato dall’animatore del profilo Facebook Corso Vittorio, Anthony Micolitti e dall’avvocato Fabrizio Canta, nella veste di titolare di un negozio di abbigliamento sulla via, la Confeserecenti, vista la spaccatura emersa tra i commercianti favorevoli alla chiusura al traffico e quelli favorevoli alla riapertura (come deciso, d’altronde, dal Comune), ha deciso di vederci chiaro e di indire una sorta di referendum tra i negozianti di corso Vittorio e delle vie limitrofe.

Insomma, dopo i volantini fatti stampare dalla Confcommercio, e affissi da alcuni negozianti del Corso (tra questi, una decina di coloro che avevano però precedentemente firmato l’adesione alle richieste del comitato di Micolitti e Canta), nei quali si chiedeva la riapertura immediata del Corso alle macchine, ora un’altra associazione di categoria ha deciso di prendere posizione sulla querelle corso Vittorio aperto-corso Vittorio chiuso alle macchine, ma non prima di aver sentito gli esercenti della zona.

Da oggi, infatti, Confesercenti comincerà a preparare un questionario, che verrà distribuito a circa 150 negozianti, ai quali verrà chiesto il loro parere sulla riapertura o meno di corso Vittorio ai veicoli. Nella settimana prossima, poi, verrà distribuito il questionario. Lo ha annunciato ieri il direttore della Confesercenti Gianni Taucci, che ha deciso di contare i favorevoli e i contrari. «Avevamo notato», ha spiegato Taucci, «che tempo fa i commercianti erano favorevoli alla riapertura del Corso alle macchine. Ma, allo stesso modo, abbiamo notato che attualmente ve ne sono alcuni che invece sono contrari». «E quindi», ha osservato il direttore di Confesercenti, «abbiamo deciso di compilare un questionario». «Ma solo agli esercenti», ha tenuto a sottolineare Taucci, «e non anche ai residenti, poiché vogliamo capire quale sia il punto di vista dei commercianti». Una distribuzione capillare, ha ricordato Taucci, che verrà espletata con una consegna a mano del questionario. Ma non che un’idea, sulla questione, la Confesercenti non se la sia già fatta. «Solo che», ha precisato Taucci, «ora vogliamo sentire i diretti interessati. Noi infatti diciamo “sì” alla riqualificazione e “no” alla pedonalizzazione. Ma essendo un tema relativo ad un’area ristretta è difficile dare un indirizzo sulla pedonalizzazione del Corso. Dunque, siamo aperti al risultato che verrà fuori dal questionario». «Per il resto, aggiungo», ha proseguito Taucci, «che in generale sono d’accordo sulle pedonalizzazioni, ma credo allo stesso tempo che a Pescara ce ne siano troppe. E potrebbero diventare un boomerang».

«Detto questo», ha concluso Taucci, «se il dato che proverrà dagli operatori ci dirà che il Corso dovrà essere chiuso al traffico, dovremmo fare una riflessione più ampia». Ieri, intanto, nel day after della manifestazione di commercianti e residenti, la riflessione sul sit-in da parte degli organizzatori. «Non siamo soddisfatti dell’esito», ha evidenziato Micolitti, «poiché, a parte sul possibile referendum, c’è stata chiusura da parte dell’amministrazione».

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