Un locale a Pescara

CORONAVIRUS

Pescara verso la movida ridotta: in arrivo una nuova stretta sui locali

Il sindaco Masci pronto a firmare l'ordinanza per accorciare l'orario di chiusura di pub e ristoranti in estate

PESCARA. Il Comune di Pescara pronto a una nuova stretta sugli orari di chiusura dei locali in vista della stagione estiva. Nonostante la zona bianca (in vigore in Abruzzo da lunedì 7 giugno) non preveda al momento il coprifuoco, il sindaco Carlo Masci si appresta a firmare una nuova ordinanza, sulla falsariga di quella della scorsa estate, per imporre restrizioni non solo nelle zone calde della movida, ma su tutto il territorio della città adriatica.

L'ipotesi, comunicata dal primo cittadino ai commercianti nel corso di una riunione, prevede l'obbligo di chiusura di tutte le attività dal centro al lungomare a mezzanotte e mezza nei giorni infrasettimanali (dalla domenica al giovedì) e all'1,30 nel weekend (venerdì e sabato). Una decisione maturata per evitare un nuovo colpo di coda dei contagi con la bella stagione. Il provvedimento, con tutta probabilità, sarà firmato nella giornata di lunedì e dovrebbe essere applicato a tutti gli esercizi commerciali come bar, pub, ristoranti, pizzerie ecc. Immediate le critiche delle associazioni di categoria, piegate da mesi di restrizioni e chiusure forzate a causa dell'emergenza sanitaria.

Confartigianato Imprese Pescara bacchetta il provvedimento come "un nuovo e assurdo coprifuoco" e come "una scelta folle in questo momento economico, di cui l'amministrazione comunale si dovrà assumere la responsabilità" annunciando una nuova mobilitazione. "In un contesto drammatico - spiega Confartigianato - ogni euro perso può voler dire la chiusura di un'attività commerciale, licenziamenti e famiglie senza reddito. Ma sembra che tutto questo agli amministratori non interessi. L'unica priorità dovrebbe essere il rilancio dell'economia e invece quella stessa economia viene penalizzata all'inizio della stagione turistica. Al fianco degli operatori, annunciamo la nostra mobilitazione: manifesteremo contro questa follia e valuteremo ogni azione possibile per tutelare gli esercenti".

La proposta di Confartigianato, illustrata nell'incontro con il sindaco Masci, prevede la chiusura alle 2 dei locali tutti i giorni e per tutta l'estate. "Con questi orari - dicono il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale, il presidente Giancarlo Di Blasio, la vicepresidente Barbara Lunelli e il referente del distretto food and beverage di piazza
Muzii, Mario Palladinetti - gli utenti saranno costretti a scegliere tra la cena e il dopocena, perché a queste
condizioni diventa impossibile fare entrambe le cose. Il Governo ci dichiara zona bianca senza prevedere
limitazioni di orario o ulteriori restrizioni, il governatore Marco Marsilio invita a nutrire 'il giusto ottimismo
necessario a rilanciare l'economia', ma a Pescara si va verso un provvedimento totalmente contrario".
"Dall'amministrazione comunale - aggiungono i rappresentanti dell'associazione - ci saremmo
aspettati scelte più coraggiose e lungimiranti. Un gruppetto di residenti infastiditi dai rumori antropici, assecondati dalla politica per meri fini elettorali, di fatto impedisce la ripresa economica e lo sviluppo turistico
della città, apprezzata in tutta Italia per la sua vivacità. Ben consapevoli di come, quella dei residenti, sia
una questione annosa e della necessità di trovare una soluzione, avevamo chiesto di rimandare alla fine
dell'estate la discussione sul tema per consentire agli operatori di lavorare al meglio durante la bella stagione e di rimettersi in piedi". "Non dimentichiamo che i ristori sono stati irrisori e per alcuni hanno rappresentato solo briciole.
Chi in queste settimane ha riaperto lo ha fatto con le proprie risorse. E a questo punto non c'è questione
sanitaria che tenga: il Pescarese è oggi tra le migliori province d'Italia per incidenza settimanale dei contagi
e Pescara è tra le migliori grandi città del Paese. Siamo stanchi di questo atteggiamento. Prima le durissime
misure imposte a livello centrale - concludono Vianale, Di Blasio, Lunelli e Palladinetti - ora che il Governo
ci dichiara zona bianca arrivano le restrizioni comunali. Ci batteremo, come sempre, per garantire il diritto
degli esercenti a lavorare".