Provincia, sbloccati 2 milioni per le imprese
I debiti ammontano a 15 milioni. Testa: «Forti tagli per l’ente, a rischio gli interventi su strade e scuole»
PESCARA. Ammontano a 2 milioni di euro i fondi che la Provincia metterà a disposizione delle imprese. Lo hanno rivelato ieri fonti dell’amministrazione provinciale.
È l’effetto del decreto del governo che sblocca il pagamenti dei debiti degli enti locali. Debiti che per la Provincia ammontano a 15 milioni di euro. Quel provvedimento prevede anche forti tagli alle Province. I presidenti delle amministrazioni provinciali di Pescara e Chieti Guerino Testa ed Enrico Di Giuseppantonio, che è anche presidente dell’Upa (Unione delle Province abruzzesi) si sono detti molto preoccupati. «Il decreto», ha detto Testa. «che sblocca il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, e consente alle imprese creditrici di incassare somme attese da tempo, penalizza fortemente le Province perché prevede tagli più consistenti del previsto nei confronti dei nostri enti. Questo vuol dire che i servizi erogati dalle Province sono fortemente a rischio, a partire dalla manutenzione delle strade e delle scuole». I due presidenti hanno esaminato nel dettaglio i contenuti del decreto, ricevuto lunedì scorso.
Nel corso di un incontro Di Giuseppantonio e Testa, che hanno parlato anche a nome dei colleghi dell'Aquila e Teramo, hanno preso atto del dato «sicuramente positivo» delle somme liberate in favore delle imprese e dei fornitori, ma nello stesso tempo hanno evidenziato che i tagli decisi dal governo con lo stesso provvedimento sono di gran lunga superiori alle somme ipotizzate fino ad oggi, essendo stati modificati i criteri di riparto.
Complessivamente, per tutte le Province italiane, si annunciano tagli per un miliardo e 200mila euro, per il 2013 e altrettanto per il 2014, mentre per il 2015 la decurtazione sarà pari a un miliardo e 250mila euro. Per il 2013, Pescara avrà 5,8 milioni di euro in meno, L'Aquila 9,7 in meno, Chieti 7,6 in meno e Teramo 5,5 in meno. «Senza queste somme si annuncia la fine di una serie di servizi erogati dalle Province, e non potrebbe essere altrimenti», hanno avvertito Di Giuseppantonio e Testa, «tra le attività più importanti che non saremo in grado di espletare, figurano gli interventi su scuole e strade che, in mancanza di adeguate dotazioni finanziare, rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini». La questione sarà al centro di un confronto approfondito con i presidenti delle altre Province abruzzesi e nei prossimi giorni si terrà una conferenza stampa.
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