"Soccorsi troppo lenti", ma il 118 contesta i dati

Secondo il ministero della Salute l’Abruzzo è la quarta regione peggiore I coordinatori non ci stanno: sistema falsato, i tempi sono molto più bassi

PESCARA. In Abruzzo il servizio di soccorso del 118 non è così tempestivo: lo dice il ministero della Salute, ed i dati ci assegnano una maglia quasi-nera.

Secondo l'indagine, riferita al 2011, l'intervallo medio di tempo tra la ricezione della telefonata dalla Centrale operativa e l'arrivo sul posto dell'ambulanza, in Abruzzo si attesta sui 24 minuti. Più lente sono solo la Calabria (28 minuti) , la Basilicata (29 minuti) e la Toscana (38 minuti). La regione più virtuosa è la Liguria (13 minuti). Troppo tempo tra la chiamata e l'intervento, ma il dato è contestato non solo dai quattro coordinatori provinciali del 118 che quotidianamente monitorano l'efficienza della Centrale operativa e della macchina dei soccorsi, ma anche dal coordinatore regionale del servizio, Giovanni Farinella: «Ritengo che le centrali operative abruzzesi stiano svolgendo un ottimo lavoro. Certo, il sistema, soprattutto quello informatico, è migliorabile, ed il 118 in questo momento attraversa una fase di trasformazione. Per questo credo che il dato dei 24 minuti non sia attendibile, e che derivi proprio dalle defaillances dei supporti informatici».

D'accordo con il coordinatore regionale anche il direttore provinciale di Chieti Dante Ranalletta, che in particolare sostiene che quei tempi non possono che riferirsi agli interventi extraurbani: «Da regolamento l'intervento su territorio urbano deve avvenire entro otto minuti. Quello in area extraurbana entro i 20 minuti. Il dato medio del ministero non avrà tenuto conto di questa distinzione».

Per Emanuele Cherubini, coordinatore del 118 di Pescara, i tempi sono realmente più brevi: «Dall'arrivo della chiamata alla Centrale operativa, il mezzo di soccorso esce immediatamente per andare sul posto, seguendo un criterio di urgenza e di vicinanza al luogo di destinazione. Ogni operatore inserisce in un sistema informatico dati come l'orario di partenza o l'arrivo, ad esempio. Basta un inserimento tardivo dei dati che il tempo considerato per l'intervento aumenta esponenzialmente, questo tipo di inconvenienti può falsare la media finale».

«Escludo che in Abruzzo esistano i tempi d’intervento riportati dal ministero, i nostri sono ben al di sotto di quelli indicati dal regolamento», afferma sicuro Gino Bianchi, coordinatore provinciale 118 dell’Aquila. Qualche esempio? 15 minuti al massimo per raggiungere le aree extraurbane aquilane. «È chiaro che esistono viaggi più lunghi per località più lontane», aggiunge Bianchi, «ma essi rappresentano l’eccezione nel senso che sono, per fortuna, pochi». Infine, al sistema di rilevazione non crede neanche Gaetano Pallini, coordinatore 118 di Teramo. «Sono dati viziati», commenta, «e il ministero è al corrente delle nostre contestazioni».(a.mo. e pa.to.)

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