Ribaltata la sentenza del Tar: «Sì alla filovia sulla Strada parco» 

Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso dell’azienda Tua: cancellato lo stop del tribunale amministrativo Masci: «Possiamo ripartire con slancio per finire l’opera». Sospiri: «Accettate le nostre motivazioni»

PESCARA. I giudici romani del Consiglio di Stato ribaltano l'ultima decisione del Tar di Pescara circa il blocco dei lavori per la realizzazione della filovia sulla strada parco e decretano la ripresa delle attività. In poco più di un mese, due decisioni opposte arrivano dunque dai giudici amministrativi: Pescara accoglie la sospensiva dei lavori proposta dal comitato Strada parco, Roma accoglie invece il ricorso proposto dall'avvocato Carlo Montanino per conto di Tua e respinge l'istanza cautelare di primo grado, facendo esultare la politica locale e regionale.
«Le versioni dei progetti approvati e validati dal ministero fino alla terza perizia di variante», commenta il sindaco di Pescara Carlo Masci, «non sono mai state sostanzialmente difformi fra loro, risultando sempre in linea con i contesti ambientali, con i pareri acquisiti dal comitato Via e con il nulla osta rilasciato dal ministero ai fini della sicurezza, sicché il nulla osta sulla terza variante, per le sue oggettive caratteristiche non necessitava di alcuna riedizione delle procedure di valutazione ambientale». «Adesso dobbiamo ripartire con slancio», conclude il sindaco, «perché la situazione del traffico a Pescara chiede pressantemente una risposta valida ed efficace nel trasporto pubblico ecologico».
In sostanza il Consiglio di Stato ha accolto due dei tre punti del ricorso proposto da Tua, in relazione alla errata valutazione del fumus boni juris e del periculum in mora. Sposando così la tesi di Tua, secondo la quale la terza perizia di variante «non appare soggetta a valutazione di assoggettabilità» in quanto, come si legge nella relazione allegata al nulla osta tecnico impugnato, «dà atto espressamente e chiaramente», scrive Tua nel ricorso, «che il progetto in variante non si differenzia in modo sostanziale dal progetto definitivo».
Per cui, sempre secondo la società di trasporto, le perplessità attengono semmai ad aspetti relativi alla sicurezza «non incidenti sull'impatto ambientale e di qualità della vita». Quanto al periculum in mora, i giudici, anche in questo caso, danno ragione alla ricorrente nel senso che «gli interventi programmati, minimali rispetto all'opera, vanno nel senso della sicurezza della circolazione, della eliminazione delle barriere architettoniche e di migliore fruibilità dei marciapiedi esistenti». Ecco perché, secondo i giudici romani, i lavori possono riprendere in attesa del giudizio di merito del Tar di Pescara che aveva sospeso invece ogni iniziativa per un anno.
Nel ribadire l'importanza strategica dell'opera per le città di Pescara e Montesilvano, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri plaude alla decisione del Consiglio di Stato che permetterà di fare «piena luce e chiarezza sull'intera vicenda e soprattutto sulle ragioni delle istituzioni coinvolte, Regione, Tua, Comuni di Pescara e Montesilvano, che tendono unicamente a garantire gli interessi e la tutela di un'intera città favorendo l'attivazione di un mezzo di trasporto pubblico di massa veloce e capace di abbattere i livelli di inquinamento in città». «Il comitato», aggiunge Sospiri, «si è aggiudicato il primo round della nuova guerra, attraverso una sentenza del Tar che ha fermato l'intervento, contro il quale ci siamo subito schierati e il Consiglio di Stato ha ora accolto le motivazioni delle parti istituzionali, ribadendo l'assenza di quelle condizioni che, a giudizio del Tar, avrebbero reso necessario lo stop ai lavori. Ora attendiamo il giudizio di merito, ma nel frattempo le opere di allestimento della filovia, a prosecuzione della linea del Bus rapid transport, possono riprendere».