Ottaviano Del Turco

Rigopiano, Del Turco presenta una memoria 

Partono oggi gli interrogatori di 13 indagati. Domani tocca all’ex governatore che però non ci sarà

PESCARA. Si affida a una memoria da consegnare al procuratore Massimiliano Serpi e al sostituto Andrea Papalia la difesa dell’ex governatore dell’Abruzzo, Ottaviano De Turco, finito tra gli indagati per omicidio e lesioni colpose plurime della tragedia di Rigopiano. Nella memoria, l’ex presidente della giunta regionale ricostruisce i passaggi burocratici che, durante il suo mandato, bruscamente interrotto il 14 luglio del 2008 dall’arresto per Sanitopoli, furono comunque portati a termine per la realizzazione della Carta storica delle valanga, atto prodromico della più complessa Carta di localizzazione del pericolo valanghe (Clpv).

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Ma la scelta di affidarsi a una memoria difensiva fa prevedere che Del Turco domani non sarà a Pescara per farsi sentire. Sono 13 in totale gli interrogatori in programma e riguardano gli indagati del filone d’inchiesta più recente sui 29 morti e i feriti del resort devastato dalla valanga il 18 gennaio del 2017. L’inchiesta chiama in causa i vertici della Regione per la mancata realizzazione della Clpv, dal governatore Luciano D'Alfonso ai suoi predecessori Gianni Chiodi e Del Turco, quindi l’ex direttore generale della Regione, Cristina Gerardis, che però ha già reso dichiarazioni spontanee. Il calendario è diviso in cinque tappe. Si comincia oggi con Vincenzo Antenucci, Carlo Visca e Giovanni Savini, tutti dirigenti della Regione all’epoca dei fatti; domani tocca a Del Turco, che però non dovrebbe presentarsi mentre ci saranno Tommaso Ginoble, come ex assessore, Enrico Paolini (ex presidente pro tempore della Regione) e Mimmo Srour (anche lui ex assessore regionale alla Protezione civile). Il 21 giugno sfilano in Procura Chiodi e Gianfranco Giuliante, ex assessore; il 26 è il giorno di D'Alfonso e Mario Mazzocca (sottosegretario alla giunta regionale con delega alla Protezione civile); il 27, infine, Silvio Liberatore e Antonio Iovino della Protezione civile. D’Alfonso sarà sentito anche in merito alle fasi più drammatiche dell’emergenza, subito prima e dopo la tragedia.