Scontri fuori dallo stadio denunciati altri dieci tifosi

Nove tifosi del Pescara e uno dell'Inter sono stati denunciati per gli scontri avvenuti prima della partita amichevole Pescara-Roma (0-1) giocata l'8 agosto allo stadio Adriatico

PESCARA. Nove tifosi del Pescara e uno dell'Inter sono stati denunciati per gli scontri avvenuti prima della partita amichevole Pescara-Roma (0-1) giocata l'8 agosto allo stadio Adriatico. Secondo la polizia, è stato l'interista, un abruzzese quarantenne trapiantato a Milano, a guidare un gruppo di pescaresi contro i tifosi della Roma: senza nemmeno coprirsi il volto, come dimostrato dalle immagini registrate dalle telecamere dello stadio, l'interista ha aizzato i pescaresi correndo lungo via Pepe e incitando il lancio di petardi e pietre.

Per dare un nome e un cognome al volto ripreso dalle telecamere, la Digos della questura di Pescara ha chiesto supporto anche alla polizia di Milano: in 19 giorni l'identificazione è stata completata e, per l'interista, tifoseria contrapposta alla Roma, è scattata la denuncia. Nonostante i volti coperti con cappelli abbassati e sciarpe del Pescara tirate su fino agli occhi, la polizia è riuscita a identificare anche i nove tifosi del Pescara accusati di aver partecipato agli scontri prima della partita, avvenuti tra via Pepe e il parcheggio dell'antistadio: i nove sono stati denunciati per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, possesso di petardi e lancio di pietre e petardi.

Tra i nove c'è anche un minorenne: ha 17 anni e la sua posizione è stata segnalata al tribunale dei minori dell'Aquila. Secondo la portavoce della questura di Pescara Leila Di Giulio, la spedizione dei nove tifosi del Pescara contro i romanisti è stata un assalto soltanto tentato e improvvisato: un cordone di forze dell'ordine ha evitato il contatto tra le tifoserie anche se in via Pepe ci sono stati minuti di tensione. Con la denuncia dei nove tifosi del Pescara e dell'interista, la polizia non ha ancora finito le indagini: il lavoro della polizia scientifica prosegue per scovare anche gli altri tifosi che, alla fine della partita si sono sparpagliati nelle traverse di via Pepe e affrontati con un bilancio di dieci feriti, uno accoltellato a una gamba.

Ma le riprese notturne non sono nitide. Per i dieci, oltre alla denuncia, è scattato anche il Daspo, il provvedimento firmato dal questore di Pescara Paolo Passamonti che vieta l'accesso alle manifestazioni sportive. Con i dieci denunciati dalla digos di Pescara, il bilancio delle persone finite nei guai dopo Pescara-Roma è salito a 22: dodici tifosi, tutti di Roma, erano stati denunciati dalla questura di Roma il 17 agosto. A incastrare i tifosi erano state le riprese delle telecamere dello stadio, acquisite dalla polizia scientifica e girate alla digos di Roma. Dei dodici tifosi romanisti, undici hanno tra 20 e 35 anni mentre l'ultimo è un cinquantenne. Per tutti, sorpresi con spranghe e durante il lancio di pietre e bottiglie nella zona tra via Pepe e viale Marconi, era scattata la denuncia per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, con l'aggravante della partecipazione a un gruppo composto da più di cinque persone armate. La prima denuncia dopo gli scontri di Pescara-Roma era arrivata tre giorni dopo la partita con un tifoso della Roma accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lancio pericoloso di oggetti. (p.l.)

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