Scuola, al Manthonè va via la luce e il concorso si ripete

In 2.500 alla preselezione per le cattedre, a dieci minuti dalla fine un black out interrompe la prova

PESCARA. Anche Pescara ieri è stata teatro della prima giornata della prova preselettiva per il cosidetto “concorsone” scuola che vede impegnati in tutta Italia oltre 300mila aspiranti docenti per le 11.542 cattedre messe in palio nelle scuole di ogni ordine e grado. In Abruzzo – stando ai dati ufficiali forniti dal Miur – hanno svolto il temibile test da 50 quesiti, 2.432 iscritti, contro i 3.087 previsti, ma lo hanno superato, nei primi tre turni sui quattro in cui era suddivisa la giornata, in 844, ossia il 34,6%. Sedi delle prove sono stati i principali istituti scolastici del capoluogo adriatico della provincia, tra cui l’alberghiero De Cecco, i licei scientifici Galilei e Da Vinci, il professionale Di Marzio-Michetti, l’istituto comprensivo Pescara 6 di via Scarfoglio, gli istituti tecnici Alessandrini di Montesilvano, Tito Acerbo e l’Aterno-Manthonè di Pescara. Proprio in quest’ultima scuola però, nel turno di apertura della sessione di ieri, quando mancava poco alle 10, ci sono stati attimi di tensione: mentre i candidati erano all'interno dell'istituto impegnati a risolvere i quiz nella struttura è andata via l'energia elettrica all'improvviso, pare per un black out che ha interessato la zona. I computer si sono spenti tutti contemporaneamente quando mancavano 10 minuti al termine del tempo a disposizione per il completamento della prova. All’inizio non si è capito come andare avanti, dopo di che si è stabilito che il test sarebbe stato ripetuto. Tra il malcontento generale è stato somministrato un test con 50 quesiti diversi rispetto ai precedenti e altri 50 minuti a disposizione “face to face” alla schermata del pc cercando di superare il primo scoglio di un concorso che si è dimostrato essere per i numerosi partecipanti tutto in salita. Dal Ministero nessuna accenno ai problemi che hanno coinvolto Pescara e anche i comunicati ufficiali parlano di «nessun intoppo o problemi di sistema in tutta la complessa macchina del concorso». Nel pomeriggio tutto è filato liscio e sembra non si siano verificati altri intoppi in nessuna scuola pescarese, gli unici ad aver incontrato un ostacolo sono tutti quelli, in particolare i precari storici della scuola, che non avendo superato il test preselettivo, non sono stati ammessi ai successivi step del concorso, vedendosi sfumare, anche in questa occasione, la possibilità dell’immissione in ruolo. Negli intenti del ministro Profumo infatti, il concorsone – dopo l’ultimo bandito nel 1999 - doveva servire a stabilizzare la mole di insegnanti non di ruolo e abilitare alcune categorie di docenti, permettendo ad esempio la partecipazione anche a chi poteva esibire un vecchio diploma magistrale. Per “i sopravvissuti” altra tappa sarà la prova scritta, il cui calendario sarà reso noto il 15 gennaio.

Claudia Ficcaglia

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