Spray urticanti e blitz nei locali Il questore: basta alcol ai minori

Misiti annuncia controlli a tappeto nelle zone della movida e servizi notturni rafforzati Ma precisa: gli ultimi episodi a Pescara vecchia sono un’eccezione. E sull’attentato a Sebastiani...

PESCARA. Non sono ancora passati due mesi dal suo insediamento, lo scorso 2 gennaio, e il questore Francesco Misiti ne ha già viste abbastanza per capire che Pescara «non è un’isola felice».

L’attentato incendiario alle auto del presidente del Pescara Sebastiani, le aggressioni notturne a Pescara vecchia tra mannaia e cazzotti agli sconosciuti, l’invasione di accattoni e parcheggiatori abusivi nell’area di risulta della stazione, la gestione degli extracomunitari e, in ultimo, la tragedia dell’hotel Rigopiano che sta impegnando la squadra Mobile nelle indagini relative al ritardo dei soccorsi, sono solo i temi più caldi che si è trovato a trattare.

Signor questore, Pescara è una città sicura?

«Pescara è una città viva, con tutti i pregi e i difetti. Una città medio grande, e soprattutto costiera, che per questo risente di tante presenze. Rispetto ad altre città si vede che ha qualcosa in più, non è di transito, è vissuta. Ma l’essere polo di riferimento del mondo giovanile che si sposta sulla costa, presenta anche qualche effetto collaterale. Episodi che non devono avvenire, fatti deprecabili, tipo l’aggressione con la mannaia o il pugno, sui quali stiamo lavorando per prendere i responsabili, ma che però sono fatti isolati e marginali, spesso riconducibili all’abuso di alcol. Nulla comunque in confronto a realtà come Catania o Massa Carrara, città dove ho lavorato e dove la movida creava problemi ben più pesanti».

In ogni caso sono episodi che stanno creando allarme. Come pensate di intervenire?

«Intanto, e lo stiamo già facendo, con i controlli a tappeto di tutti i circoli privati. Ma contestualmente, dovendo usare un metro uguale per tutti, andremo anche nelle discoteche e nei locali per verificare innanzitutto la somministrazione delle bevande, in particolare quella degli alcolici ai minorenni. Controlli che ovviamente ci vedranno nelle zone della movida, a cominciare da Pescara vecchia. E poi per la primavera-estate potenzieremo i servizi mirati anche nella fascia costiera e nell’area di risulta».

E il personale per farlo c’è?

«Lo troviamo. Prima dell’estate ci sarà un incremento di personale sulla strada per il controllo del territorio e della movida notturna, esercizi pubblici compresi. Ma in questo senso la Prefettura si sta muovendo attraverso i comitati per l’ordine e la sicurezza valutando la possibilità di aumentare anche la presenza dei vigili urbani negli orari notturni».

Parliamo delle telecamere. Dopo l’aggressione con la mannaia nel parcheggio della golena sud, il Comune ha annunciato di voler mettere le telecamere in quella zona.

«Le telecamere sono un punto fermo per l’attività delle forze di polizia. L’auspicio è che ce ne siano sempre di più. Possiamo trarne solo vantaggi. Ma intanto posso dire che da lunedì il personale operativo avrà in dotazione gli spray al peperoncino. Uno strumento di dissuasione e di autodifesa per il cui utilizzo il personale è stato formato adeguatamente. L’effetto, a chi viene spruzzato, passa con un po’ d’acqua sulla faccia, ma intanto ci consente di guadagnare quei 20-30 secondi importanti in situazioni particolarmente vivaci. Evitando azioni violente».

Giusto in tempo per Carnevale. Che prevedete?

«Tra martedì grasso e giovedì grasso ci sarà senz’altro una maggiore presenza sul territorio con servizi mirati nelle fasce pomeridiane e notturne».

L’attentato al presidente Sebastiani dello scorso 7 febbraio. La città aspetta di sapere chi è stato e perché. A che punto sono le indagini?

«Si può dire poco. Diciamo che l’attività di indagine è a buon punto, con esiti favorevoli. Si aspettano le determinazioni della Procura».

Di che ambito parliamo?

«Ultrà fuoriusciti dai gruppi».

Problema accattonaggio, la città è assediata.

«È in fase di studio il decreto ministeriale che è appena uscito e che dà maggiori poteri ai sindaci in questo senso. Sarà oggetto di Comitato in prefettura a breve».

E sulla questione immigrati?

«A noi tocca il controllo e la gestione degli irregolari che vengono accompagnati ai Cie (Centro di identificazione ed espulsione ndr) o allontanati. C’è il progetto dell’apertura di un Cie in ogni regione. Vedremo che cosa si deciderà a livello dipartimentale. Ma in ogni caso ci sono i servizi quotidiani che ci vedono impegnati sul controllo degli immigrati, sui servizi antidroga, di ordine pubblico e di tutte le attività che si valutano giorno per giorno».

In definitiva, che idea si è fatto di Pescara finora?

«È una bella realtà. Per la mia esperienza la paragonerei alle città costiere siciliane tipo Trapani, Messina o Siracusa. Oppure, guardando a nord, alle città toscane della zona di Lucca, Forte dei Marmi e Camaiore. Ma la cosa che mi ha colpito di Pescara, da quando sono arrivato, è la gentilezza e la cortesia delle persone. Che non è cosa da poco».

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