Test anti-droga a Pescara vecchia I vigili controllano la movida

A settembre i primi esami con un nuovo mezzo mobile superattrezzato della polizia municipale Tra gli strumenti in dotazione c’è anche il telelaser per verificare la velocità sulle strade cittadine

PESCARA. Test anti-droga, etilometro e anche il telelaser per controllare il rispetto dei limiti di velocità nelle strade della città. È futuristico l’ultimo mezzo mobile in dotazione alla polizia municipale. Si chiama Jumper ed è una sorta di camper super attrezzato dove 5 agenti della polizia municipale sono in grado di poter controllare con strumenti particolari la veridicità dei contrassegni assicurativi, delle carte di circolazione e poi la velocità dei veicoli, nonché l’eventuale tasso alcolemico degli automobilisti. E non è finita qui, perché il camper ha a disposizione anche un drug test, cioè uno strumento in grado di rilevare la quantità e il tipo di droga eventualmente assunto dai conducenti dei mezzi e dai loro passeggeri. Il costo del camper è di 65mila euro, pagato per tre quarti con fondi regionali e il resto dal Comune.

E il drug test verrà sperimentato a settembre, quando la movida, ora trasferita sulla riviera, tornerà a Pescara vecchia. Funziona così: una specie di piccolo contenitore dal costo di 80 euro raccoglierà la saliva di chi verrà sottoposto al controllo. Il contenitore verrà poi inserito in un apparecchio elettronico in grado di rilevare l’eventuale presenza di stupefacenti, il tipo di droga e la quantità assunta. Nel caso di test positivo per il conducente del mezzo, scatterà la denuncia penale.

Il telelaser, invece, è una sorta di telecamera che permettedi rilevare anche a 400 metri di distanza la velocità di un veicolo. Se verrà superato il limite di velocità, gli agenti all’interno del camper provvederanno a fermare l’auto. In questo modo, potrà essere contestata immediatamente l’infrazione superando così i rilievi sollevati da alcune recenti sentenze in merito all’utilizzo dell’autovelox.

«Questo mezzo», ha spiegato l’assessore alla polizia municipale Adelchi Sulpizio, «è un vero e proprio ufficio mobile, perché fa attività dentro ai quartieri. Il nostro compito è arrivare ovunque ci sia possibile. Ma la priorità resta la presenza sul territorio, non fare cassa». «Il Jumper», ha aggiunto il comandante della polizia municipale Carlo Maggitti, «è uno strumento di sicurezza. L’attrezzatura che ha dentro serve per tutte le attività che si possono presentare stando sul territorio e che dobbiamo affrontare per quanto di nostra competenza e per quanto di competenza di altre forze dell’ordine». Il Jumper verrà impiegato per girare nei quartieri, nelle zone più sensibili, come la riviera in questo periodo e il centro storico, a partire da settembre prossimo. «Abbiamo anche un altro mezzo, il Jumpy, più piccolo», ha fatto presente Maggitti, «che utilizzeremo per coadiuvare l’azione di monitoraggio anche sociale del territorio».

I due mezzi mobili consentiranno di reperire più agenti da poter utilizzare per il controllo nelle strade. In proposito, Sulpizio ha già dato incarico a Maggitti di ripristinare la figura del vigile di quartiere.

©RIPRODUZIONE RISERVATA