Il giovane lupo investito vicino a Bussi (foto da fb Lucio Zazzara)

ABRUZZO

Un altro lupo investito, è il terzo vicino a Bussi

La zona dove è stato trovato senza vita il giovane esemplare è ritenuta fra le più critiche per via della presenza della via Tiburtina, delle ferrovia e di varie infrastrutture

PESCARA. Un altro lupo investito in Abruzzo, ed è il terzo vicino a Bussi sul Tirino. La zona dove è stato trovato senza vita il giovane lupo è una delle aree ritenute critiche, tra il Parco nazionale della Majella e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per la presenza della via Tiburtina, dell'autostrada, della ferrovia e di varie infrastrutture.

Il presidente del Parco nazionale della Majella, Lucio Zazzara, che scrive su Facebook: «Ieri ancora una volta abbiamo perso un magnifico lupo in un investimento . È il terzo in poche settimane, sempre in quell'area. È la triste conferma della difficoltà di protezione del nostro prezioso patrimonio faunistico. Noi ci stiamo impegnando su questo tema, sia cercando la collaborazione dei responsabili delle strade sia lavorando su sistemi di indirizzamento e dissuasione degli animali (siamo partner del Progetto Life safe-crossing) sia bussando a ogni porta per costruire un'efficace rete ecologica con corridoi per la fauna. Ma quello che farà la differenza sarà, come sempre, la migliore consapevolezza di coloro che sono alla guida».

Le strade dove con maggiore frequenza si incontrano animali in attraversamento sono, nelle zone vicine al Parco della Majella, la Tiburtina e la Statale 487 da Pacentro (L'Aquila) a Scafa (Pescara).

«I lupi più soggetti a investimento sono quelli giovani, i cosiddetti "dispersal" - spiega Simone Angelucci, veterinario del Parco della Majella - Vanno in dispersione perché vengono allontanati dal branco per questioni fisiologiche, quindi vagano molto, sono quelli che più frequentemente attraversano le strade. Il Parco sta lavorando molto con il progetto "Life safe-crossing" per migliorare i corridoi ecologici e per evitare gli incidenti stradali, che aumentano il conflitto con le specie oggetto di tutela, come anche l'orso, e gli ungulati, come cervi e caprioli».