Gennaro Scognamiglio

CAMPIONATO FERMO

Autostima e ansia: il Pescara al lavoro con gli psicologi  

Videochat con professionisti che assicurano sostegno ai biancazzurri chiamati a tenere alta l’attenzione

PESCARA. Videochat con psicologi e studenti in attesa di tornare in campo. La tecnologia riduce le distanze e rende più sopportabile l’isolamento. Così il Pescara, oltre a guidare gli allenamenti al mattino sul web, coinvolge i calciatori in altri incontri virtuali.
I dispositivi elettronici non potranno mai sostituire completamente le relazioni sociali, però aiutano a tenere vivo il gruppo. Ecco perché nei giorni scorsi la società ha attivato colloqui con gli psicologi e psicoterapeuti Pietro Literio e Valerio Canelli che assicurano ai biancazzurri sostegno e potenziamento mentale.
«L’idea è nata grazie all’interessamento di Legrottaglie che ho conosciuto in un convegno», spiega Literio, docente a contratto di psicologia del lavoro all’università d’Annunzio Chieti-Pescara e di psicologia cognitiva a Bologna, «abbiamo iniziato un percorso e domani faremo il terzo incontro. Riguardo al sostegno psicologico, chiediamo ai ragazzi di conservare il più possibile le abitudini che avevano prima della comparsa del Covid-19 condividendo con gli altri le proprie esperienze. Cercare aiuto è fondamentale in momenti come questi. Ricordiamo che tra i giocatori del Pescara ci sono alcuni giovanissimi che hanno la famiglia al Nord nelle zone più colpite».
Il secondo step è focalizzato sul potenziamento mentale. «L’obiettivo è tenere alta l’attenzione», prosegue Literio, «in sostanza, offriamo gli strumenti per regolare l’energia e la motivazione in un processo che, però, deve essere autonomo. I giocatori imparano ad autoregolarsi attraverso quattro aspetti: dialogo interiore (ciò che l’atleta si dice, sia in allenamento che in gara), livello immaginativo (ciò che immagina), stato fisico (lo sforzo corretto, né iperattività né ipoattività) e stato emotivo (paura, insicurezza, ansia, nervosismo ecc…). Di solito questi lavori si svolgono dal vivo, il contatto e la comunicazione non verbale sono fondamentali, ma se il gruppo recepisce bene gli input possono essere ugualmente utili».
Si respira una bella atmosfera, la ripresa degli allenamenti si avvicina e i calciatori non sono preoccupati. «Paura di contrarre il virus? Nessuna, i ragazzi sono sereni e lavoriamo tantissimo sulla positività».
Ai colloqui (facoltativi) partecipano, oltre a Legrottaglie e allo staff, il team manager Andrea Gessa e quasi tutti i calciatori. Literio si avvale della collaborazione di Canelli, ex docente di psicologia generale all’UdA. «A breve avvieremo un lavoro sul gruppo, le squadre vincenti sono quelle più coese, il motto ‘tutti per uno, uno per tutti’ è sempre valido. Poi chi vorrà, potrà proseguire con colloqui individuali».
L’altro progetto della società, originale e unico nel panorama calcistico italiano, riguarda i meeting virtuali con gli studenti. Giovedì c’è stato il primo con gli alunni dell’istituto alberghiero De Cecco di Pescara. Da qualche anno la Figc organizza incontri con le scuole.
A causa del virus sono stati sospesi, ma il Delfino non si è arreso e ha creato un format in cui partecipano otto studenti, due insegnanti e altrettanti calciatori. «Due giorni fa, insieme a Clemenza, Scognamiglio, al preparatore atletico Cantarini e al responsabile delle attività di base Londrillo, si è parlato di allenamenti svolti in casa e di alimentazione», spiega lo Slo del Pescara Giovanni Potenza che cura l’iniziativa insieme all’addetto stampa Massimo Mucciante. «Abbiamo dedicato la prima puntata, consultabile sui nostri canali social, a tutti gli anziani morti a causa del virus nelle case di riposo. Sono le colonne portanti della nostra generazione, ci hanno sostenuto moralmente ed economicamente e, purtroppo, in molti casi li abbiamo abbandonati. È un cruccio che ci porteremo dentro per tanto tempo».
Giovedì nuovo appuntamento con gli studenti dell'IIS Majorana di Avezzano.

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