Basket, Galli sicuro: questa Proger sarà la sorpresa della A2

Basket, parte ufficialmente la nuova stagione del Chieti e il tecnico suona la carica Il vice presidente Brandimarte: se arriva qualche altro investitore puntiamo all’A1

CHIETI. Martedì pomeriggio le visite mediche al centro di medicina dello sport sotto gli occhi dei dottori Giacomo Alba e Lello Di Vito, poi in serata il primo abbraccio con la tifoseria in piazza della Trinità, nel cuore della città, e infine tutti a cena con lo staff tecnico e dirigenziale. Da oggi si fa sul serio: la nuova Proger Chieti inizia a sudare agli ordini del preparatore atletico Dante Falasca con doppie sedute di allenamento al Pala Tricalle. E' arrivato anche Isaiah Armwood, sbarcato all'aeroporto di Fiumicino martedì notte e da oggi a disposizione di Galli. «Forza Furie», ha detto l'ala-centro statunitense in un video pubblicato su Facebook per salutare i tifosi teatini. Domani è atteso Ty Abbott, che ha ritardato l'arrivo per problemi personali.

«Ho una squadra molto diversa rispetto a quella dello scorso campionato», spiega coach Galli. «È molto più fisica e atletica e per questo punterò a costruire un sistema di gioco imperniato su una difesa più aggressiva e utile a giocare maggiormente in transizione. Ci vorranno quaranta giorni di duro lavoro per arrivare pronti alla prima di campionato con Jesi, squadra di categoria e di grandissima esperienza».

Gli obiettivi della società del presidente Gianni Di Cosmo sono sempre più ambiziosi. «Il primo obiettivo è la salvezza», afferma Galli, «poi vediamo dove possiamo arrivare. Contiamo di inserirci alle spalle delle favorite, Verona su tutte, e di essere la sorpresa del campionato. Ai miei giocatori dico sempre che la vita è fatta di sogni che bisogna inseguire con la giusta determinazione. Quando si crede fortemente in se stessi e si lavora per migliorarsi, tutto è possibile».

La squadra è stata rivoluzionata. «Sono contento di come abbiamo operato», dice il vice presidente Guido Brandimarte. «Meglio di così non potevamo fare. La strategia è stata quella di giocare d'anticipo. Siamo partiti prestissimo e questo ci ha dato un po' di vantaggio. Peccato per la partenza di Ancellotti, ma non potevamo competere con Treviso. Il grande colpo di mercato è la conferma di Monaldi. Sapevamo che, se avessimo portato le cose per le lunghe, si sarebbero fatte avanti altre società. E vi svelo anche un retroscena: non più di due settimane fa, una squadra del nord del nostro girone ci ha detto di essere disposta a risarcirci se avessimo sciolto il vincolo contrattuale con Monaldi. Ovviamente abbiamo risposto con un secco no». Sui nuovi: «Vedovato sarà la sorpresa». Sul futuro: «Con la forza economica aggiuntiva di qualche imprenditore disposto a condividere lo sforzo economico del presidente Di Cosmo», conclude Brandimarte, «raggiungere l'A1 non sarà più un'utopia».

Giammarco Giardini

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