i nerazzurri si godono il successo sulla juve 

Conte ha la stessa media punti di Mou Vidal ci crede: «Sì, siamo da scudetto»

MILANO. Quanto accaduto domenica sera ha tanto l’aria del passaggio di consegne tra chi ha dominato per nove anni e chi vuole iniziare a farlo. Il successo dell’Inter sulla Juventus è andato al di...

MILANO. Quanto accaduto domenica sera ha tanto l’aria del passaggio di consegne tra chi ha dominato per nove anni e chi vuole iniziare a farlo. Il successo dell’Inter sulla Juventus è andato al di là del risultato, un 2-0 mai in discussione e persino un po’ stretto, perché quello che è rimasto negli occhi è stato il dominio della squadra di casa. È stata senza dubbio la miglior Inter di Conte: aggressiva, determinata, concentrata per 90 minuti, affamata come le aveva chiesto il suo allenatore alla vigilia. In campo si è vista una squadra che non ha lasciato scampo all’avversaria, e che avrebbe potuto chiudere i conti già nel primo tempo. Ecco, se proprio si vuole trovare un piccolo difetto, manca ancora quell’istinto di «sentire il sangue per uccidere sportivamente l’avversario» (parole di Antonio Conte), visto che più volte i nerazzurri hanno sprecato occasioni ghiotte per rendere il risultato più eclatante. Tra gli allenatori che hanno guidato l’Inter per almeno 30 partite di serie A nell’era dei tre punti a vittoria, Conte è quello con la miglior media-punti (2,18 a match) alla pari con Mourinho.
Tra i protagonisti della serata di San Siro c’è stato Arturo Vidal, prima e durante la partita. Non è sfuggito alle telecamere, infatti, il gesto che il cileno ha fatto quando è andato ad abbracciare l’ex compagno di squadra Chiellini, baciando sul petto del difensore il logo della Juventus. Apriti cielo, nei minuti immediatamente precedenti il fischio d’inizio sui social si è scatenato il finimondo. Proprio Vidal ha aperto le marcature, andando in rete per la seconda gara di fila dopo il rigore trasformato a Firenze in Coppa Italia: «Noi ci siamo, abbiamo fame, abbiamo tutto per dare battaglia, abbiamo dimostrato di essere una squadra all’altezza per poter vincere lo scudetto», ha detto dopo la partita. «Serviva il salto di qualità e lo fai in partite come questa. Il bacio al logo della Juve? La mia intenzione non è mai stata quella di baciare lo stemma di un altra squadra, è stata una dimostrazione di affetto per un fratello che mi ha dato il calcio (Chiellini, ndc), con il quale ho vissuto anni meravigliosi. Io rispetto la mia squadra, i nostri tifosi e la gente che ha avuto fiducia in me». Prima di lui l’ultimo ex bianconero a segnare contro la Juventus con la maglia dell’Inter in serie A era stato Christian Vieri nel 2004. Notte magica anche per Barella: dopo la gioia del gol, quella per la nascita della figlia, Matilde venuta alla luce alle 6,23 di ieri a far compagnia a Rebecca e Lavinia.
Se per i tifosi nerazzurri quella di domenica potrebbe essere ricordata come la partita della svolta, per i nostalgici rischiava di essere l’ultima sfida contro la Juventus del «Football Club Internazionale Milano», almeno a giudicare dalle notizie che si erano diffuse in mattinata. Nulla di tutto questo. A cambiare saranno il logo (disegnato nel 1908 da Giorgio Muggiani, illustratore e fondatore del club) e la denominazione del brand, che verrà esportato sui mercati internazionali non più con l’acronimo «FCIM», ma soltanto «IM», ovvero Inter Milano, la nuova dicitura scelta per ragioni di marketing, che non avrà conseguenze sullo storico nome della società, la cui ragione sociale rimarrà invariata.
Roberto Di Candio