Marco Giampaolo ed Eusebio Di Francesco

Giampaolo-Di Francesco il derby abruzzese con vista sull’Europa 

Stasera (ore 20,45) sfida al Ferraris con la Roma distratta dal mercato e la Samp col dubbio Quagliarella

Derby abruzzese stasera (ore 20,45) in panchina al Ferraris, nel recupero della terza giornata di serie A. Da una parte, quella doriana, il giuliese Marco Giampaolo; dall’altra, quella giallorossa, Eusebio Di Francesco da San Giovanni Taetino. Derby tra due delle eccellenze del calcio abruzzese. Diversi, ma entrambi capaci di dare un’impronta alla propria squadra. Giampaolo capace di adattarsi e comunque sempre alla ricerca del gioco; Di Francesco con il suo 4-3-3 fatto di ritmo, pressing alto e verticalizzazioni. Dovevano affrontarsi il 9 settembre, ma la partita era stata rinviata per l’allerta meteo. A distanza di mesi, rieccoli uno di fronte all’altro nel primo atto di una doppia sfida dal momento che domenica (ore 20,45) all’Olimpico si giocherà il ritorno. La serenità di Marco Giampaolo («ho ritrovato la mia Sampdoria», ha detto dopo il successo sulla Fiorentina) contro l’ansia di Eusebio Di Francesco che, alla guida della Roma, non vince dal 17 dicembre scorso (1-0 alla Roma). Non bastasse, si trova a gestire una situazione in evoluzione con Dzeko ed Emerson Palmieri in partenza (48 milioni più 10 di bonus) verso il Chelsea. Il bosniaco non gioca (tridente d’attacco Defrel-Schick-Nainggolan?) anche se Di Francesco ha detto che «il mio primo pensiero è quello di preparare la gara al meglio. Poi oggi, domani, dopodomani.... Il direttore Monchi lo ha detto: si ascolta tutto e si prende in considerazione tutto quello che arriva dall'esterno». E poi gli infortuni: fuori Perotti, De Rossi, Gonalons e El Shaarawy in forte dubbio.
Probabilmente, è il momento più delicato di Di Francesco. Gli stanno vendendo il centravanti che nella passata stagione è stato capocannoniere della serie A (29 gol) dopo che un mese fa la Roma, alla vigilia della sfida contro la Juve, pensava di poter lottare per lo scudetto. Squadra in discesa in classifica nonostante il pari di San Siro con l’obiettivo quarto posto da non fallire perché garantisce la Champions della prossima stagione. «Ci sono delle situazioni in cui io allenatore non posso mettere becco, questo è un dato di fatto. Non si tratta di essere d'accordo o no, non posso fare i conti a casa di nessuno», il suo pensiero. «Faccio l'allenatore e posso scegliere una strada in cui dico “me ne torno a casa” oppure affronto la situazione senza scappare, e io non scappo mai. Ho scelto di allenare la Roma e lo farò fino in fondo al meglio delle mie possibilità, qualsiasi cosa accada».
Sarà la notte di Patrik Schick, il grande ex, ceduto ad agosto dalla Sampdoria per 41 milioni, che potrebbe diventare il centravanti titolare se, come sembra, Dzeko andrà a Londra. Il ceco contro Marco Giampaolo, l’allenatore che l’anno scorso l’ha valorizzato. «È forte e ha tutte le qualità e potenzialità per diventare uno tra gli attaccanti più forti d'Europa soprattutto perché non ha paura di sbagliare», sostiene il tecnico di Giulianova che aggiunge: «Mi aspetto una Sampdoria ad alta intensità mentale. Una squadra che abbia personalità, che giochi ordinata e che non disperda energie. Dovremo essere leggeri e senza pensare troppo al doppio confronto ma solo alla gara di domani (stasera, ndr)». In dubbio Fabio Quagliarella, il più in forma tra i doriani.
I precedenti. Si sono affrontati quattro volte: Giampaolo ha vinto sia con l’Empoli che con la Sampdoria, entrambi i match furono disputati tra le mura di casa. Stessa cosa vale per Di Francesco che ha guidato alla vittoria per ben due volte il Sassuolo tra le mura del Mapei contro la squadra toscana e i blucerchiati.