Massimo Oddo, allenatore del Pescara

LA SCONFITTA A VENEZIA / L'ANALISI DELL'ALLENATORE

I tormenti di Oddo: la squadra è fragile inconcepibile non reagire dopo un gol

"Galano è in un momento difficile. Il mercato? Sono stufo, basta giochetti..."

Peggior difesa del campionato (9 gol subiti), due gol fatti in quattro partite, un punto conquistato: il Pescara sprofonda e adesso è ultimo in classifica da solo. Squadra con tante assenze (pesanti), sicuramente, ma con poco mordente, molto distratta e che fa fatica a stare in campo. Il Pescara visto ieri al Penzo è davvero troppo brutto per essere vero. «L’atteggiamento è un problema», dice uno sconsolato Massimo Oddo dalla pancia dello stadio veneziano. «Siamo una squadra molto fragile. Abbiamo lottato nel primo tempo, poi abbiamo preso un gol evitabile e questo non è accettabile. È una cosa grave e la mancata reazione è sicuramente ancor più grave», afferma l’allenatore del Pescara. «Questa cosa va eliminata, non è concepibile non avere una reazione dopo aver subito un gol». Il 44enne tecnico biancazzurro poi si appella alle assenze pesanti (Ceter, Asencio e Maistro). «Abbiamo assenze non in termini di giocatori ma in termini strutturali, possiamo solo giocare palla a terra e non abbiamo alternative, cosa che le altre squadre hanno. Questa cosa la paghiamo, oltre sicuramente alle mancate capacità in termini di gol. Analizzando la gara, nel primo tempo la squadra ha retto, i gol subiti non sono demerito dei difensori ma di tutti. Bisogna lavorare sulla compattezza». L’ultimo posto fa paura. «Nell’ambiente è normale che in questo momento ci sia del pessimismo dopo una partenza del genere, però cerchiamo di trovare dei lati positivi, anche se ce ne sono pochi, abbiamo dei grandi problemi strutturali, dobbiamo compattarci ritrovando i giocatori che per noi sono fondamentali». Sei volti nuovi rispetto all’ultima gara con l’Empoli, con gli esordi di Balzano e Nzita. «Ho cambiato tanti uomini in formazione perché abbiamo tante gare in pochi giorni cercando freschezza. Tante scelte possono sembrare inspiegabili, ma le faccio valutando tante cose, alcune scelte erano obbligate ed altre derivano da mie valutazioni». Oddo è spaventato? «Questa squadra ha bisogno di fare risultato e certamente lo faremo, prima accadrà e meglio è. Mi spaventa la fragilità a livello emotivo nelle complicazioni e l’evidente difficoltà strutturale di giocatori troppo importanti per noi. Galano? Non ha la brillantezza con cui lo conosciamo. Evidentemente è in un momento di difficoltà e spero possa tornare utile alla squadra». Poi il discorso scivola sul mercato, quello degli svincolati, e il tecnico si innervosisce parecchio. «Sono stufo dei vostri giochetti», dice riferendosi alla stampa. «Anche 4 anni fa mi avete fatto le stesse domande sul voto al mercato. Vi invito ad essere più professionali su questo argomento», dice molto stizzito. «Non ci manca nulla dal mercato, ma i problemi strutturali derivano dalle attuali assenze che ho. Se arriva un giocatore forte un allenatore è sempre contento, ci mancherebbe, ma nel calcio si va sugli svincolati quando il mercato si chiude. A me se arriva Pazzini, per esempio, sono felicissimo ma bisogna vedere se sta bene fisicamente. Serve un giocatore pronto». Nervosismo evidente, solo i risultati potranno portare serenità.
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