Il Giro d’Italia 2023 al via dall’Abruzzo «Da noi tre tappe» 

La Regione ha presentato la candidatura alla Rcs Pescara, L’Aquila e la provincia di Teramo in fermento

PESCARA . C’eravamo lasciati lo scorso 17 maggio con la speranza di rivedere il Giro d’Italia in Abruzzo. Da quel giorno ad oggi tante cose sono cambiate. Dalla tappa vinta dal teatino Giulio Ciccone al successo finale di un corridore australiano che ha l’Abruzzo nel cuore. Quel Jai Hindley che ha fatto esaltare tutti gli appassionati delle due ruote. Figuriamoci gli abruzzesi che lo hanno lanciato nell’élite del grande ciclismo. Cosa si può chiedere di più? In realtà qualcosa di grande bolle in pentola perché se maggio 2023 è molto lontano, le idee per rendere il prossimo Giro molto legato all’Abruzzo ci sono. Eccome se ci sono. Nei giorni del Giro in Abruzzo ci sono stati incontri e confronti importanti tra i vertici di Rcs e i massimi esponenti politici regionali sia la sera della tappa del Blockhaus che nel giorno di riposo. Il presidente Marco Marsilio e l’assessore allo sport Guido Liris hanno espresso la volontà forte di essere presenti non più con le semplici tappe ma con qualcosa di più importante. Ed allora ecco servita la candidatura dell’Abruzzo per la grande partenza del Giro d’Italia 2023. Qualcosa di grande, di impensabile solo qualche mese fa. Perché la grande partenza del Giro rappresenta il momento mediatico migliore e per una settimana intera si è al centro dell’attenzione in mondovisione. Tutte le lunghe operazioni preliminari, il “Team Presentation” e le prime tre tappe con una cronometro: il solo pensiero fa venire i brividi e sono brividi carichi di emozioni. Diciamolo subito, non sarà facile e bisognerà battere la concorrenza di altre candidature forti, ma di certo l’Abruzzo ha fatto un passo che non può restare indifferente. La candidatura è ufficiale e non resta che attendere le prossime settimane per gli sviluppi e per capire se la grande partenza resterà un sogno o sarà pura realtà.
A Pescara è già stata chiesta la disponibilità ed ovviamente è stata data. Stesso discorso per l’Aquila e per la provincia di Teramo. Troppo presto per parlare del disegno del Giro ma l’idea è delineata: grande partenza da Pescara e poi altre frazioni nell’aquilano e nel teramano con una cronometro e un arrivo in salita. Una cosa è sicura: la regione Abruzzo punta molto sul grande ciclismo e ha le idee chiare. Piazza Salotto colorata di rosa è stata una delle immagini più belle del Giro appena concluso e non ha avuto nulla da invidiare a Napoli o Genova. Il rammarico per il poco pubblico del Blockhaus? Il Gran Sasso è già pronto nel 2023 ad essere riempito di tifosi. Una cartolina che potrebbe essere spedita in tutto il mondo e con grande orgoglio. Per ora la grande partenza del 2023 è solo una forte candidatura. Ed una speranza. Non resta che tifare Abruzzo.
Enrico Giancarli
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