Il Pescara si fa male: play out col Perugia 

A due minuti dalla fine il gol di Garritano che porta il Chievo al sesto posto Punita la tattica difensiva e rinunciataria dei biancazzurri di Sottil

Il Pescara ai play out è il punto di arresto di una caduta libera. Sarà spareggio-salvezza contro il Perugia del pescarese Massimo Oddo che, in virtù degli scontri diretti a favore, giocherà la seconda partita in casa, sempre a porte chiuse. Visto che le due squadre hanno chiuso il campionato a pari punti (45), in caso di parità di gol al termine dei 180’ si giocheranno i tempi supplementari e poi eventualmente saranno calciati i rigori. I timori della vigilia si sono trasformati in un’amara realtà. Una sensazione di impotenza di fronte alla caduta libera, nonostante resti un’àncora di salvezza. Ma i play out - previsti inizialmente il 7 e il 14 agosto - , probabilmente, slitteranno per attendere il responso di giovedì sul ricorso del Trapani contro i due punti di penalizzazione. E se i siciliani riavranno uno o entrambi i punti il Pescara retrocederà direttamente senza nemmeno poter sfruttare l’ultima scialuppa di salvataggio.


Ancora Alfredo Aglietti a spezzare i sogni del Pescara: l’anno scorso contro il Verona del tecnico toscano andarono in frantumi quelli della promozione nella semifinale play off; ieri sera, invece, si è materializzato l’incubo play out. Proprio alla fine, quando il traguardo sembrava a portata di mano.
Di male in peggio in una stagione in cui il Delfino si ostina a voler raschiare il fondo del barile. E la sfida persa ieri al Bentegodi contro il Chievo è la fotografia di un campionato in cui il Pescara per lunghi tratti è sembrato al riparo da ogni sgradita sorpresa fino a imboccare una spirale negativa dalla quale ancora oggi non riesce a uscire. E così è andata anche nell’ultima giornata. Sì, perché il Chievo, pur senza dannarsi l’anima più di tanto, ha sempre avuto in mano le redini del gioco. Ha creato diverse occasioni da rete, sventate il più delle volte da Fiorillo. Che, ancora una volta, è stato il migliore in campo nella formazione di Sottil. Il tecnico ha impostato una gara di contenimento schierando la squadra con il 4-3-2-1. Fino a quando Palmiero è stato in campo il Pescara ha dato l’impressione di poter ribattere colpo su colpo, anche se il Chievo non ha mai tremato. A mezz’ora dalla fine, quando è uscito per guai fisici l’ex Napoli, il Pescara ha progressivamente rinunciato a ripartire. Si è difeso e basta. A complicare le cose ci si è messo anche l’allenatore Andrea Sottil quando ha sostituito l’infortunato Del Grosso con Scognamiglio, passando alla difesa a cinque che è stato un ulteriore invito rivolto al Chievo ad attaccare. Eppure la partita sembrava indirizzata sullo 0-0 complice anche i risultati dagli altri campi: il Chievo era nei play off e il Pescara in salvo. A due minuti dalla fine, quando nel frattempo, erano entrati in campo anche Bruno (per Memushaj) e Borrelli (per Maniero), ecco la rete della condanna. Ecco il solito gol incassato da “quelli della banda del buco”. Punizione dalla sinistra e palla in mezzo dove Luca Garritano è stato il terzo giocatore del Chievo a colpire la palla senza che nessun biancazzurro intervenisse nell’azione. Un diagonale che ha fatto crollare il muro di sabbia, mentre gli uomini di Sottil sono rimasti a guardare. Una beffa per come è maturata, ma la sconfitta ci sta tutta, perché Sottil e i suoi uomini hanno rinunciato a giocare, fidandosi troppo dei risultati dagli altri campi. Squadra sfiancata dagli acciacchi e in evidente debito d’ossigeno. Mentalmente confusa. Si procede di errore in errore a tutti i livelli. Basti pensare a Luca Clemenza, probabilmente il miglior biancazzurro delle ultime partite che a Verona è rimasto a scaldare la panchina. C’è un’ultima possibilità per invertire la rotta che sembra segnata. Ammesso che il Trapani non riottenga uno o due punti di penalizzazione in barba a quanto previsto dal regolamento....
In questo caso il disastro biancazzurro sarebbe completo. Pescara-Perugia sarà uno scontro play out tra deluse, entrambe le formazioni pensavano a ben altro all’inizio della stagione: chi ai play off e chi alla promozione diretta. Ma la classifica oggi è impietosa. Addirittura il Pescara sarebbe già in C senza la penalizzazione del Trapani.
@roccocoletti1.

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